Il segno e’ ancora meno, si parla del -4,8%, ma il II trimestre del 2013 registra la prima frenata di rilievo al costante calo delle vendite al dettaglio. In Toscana le cose vanno inoltre meglio che in Italia (-7,6%): si conferma dunque il trend che, a partire da inizio 2012, vede la regione subire meno gli effetti del calo generalizzato dei consumi, anche se la grande distribuzione registra una flessione di rilievo. Queste le indicazioni contenute nel rapporto sulla congiuntura delle imprese del commercio al dettaglio in Toscana, consuntivo II trimestre 2013- aspettative III trimestre 2013, elaborata dall’Ufficio Studi di Unioncamere Toscana. “Sebbene il calo delle vendite resti significativo – afferma Vasco Galgani, Presidente Unioncamere Toscana – si intravedono finalmente segnali di una possibile inversione di tendenza, che va sostenuta con interventi che non deprimano i consumi, contenendo il carico fiscale sulle famiglie ed evitando un’ulteriore manovra correttiva sull’IVA. E’ in corso una riorganizzazione della rete distributiva all’insegna della competitivita’, in termini di qualita’ e convenienza dell’offerta, anche grazie a iniziative, finalizzate all’aggregazione e riqualificazione dei servizi e dei contesti urbani di riferimento, attivate sul territorio dalle stesse Camere di Commercio, in sinergia con Regione e Amministrazioni locali”.