All’ultima ora anche Pizarro ha dovuto dare forfait per un risentimento muscolare. Non potrà essere sostituito da Bakic fermo per un problema ad una caviglia.
Alla vigilia della sfida di San Siro contro il Milan, Vincenzo Montella si sforza di apparire sereno e di aver tranquillamente smaltito la rabbia per le ingiustizie subite mercoledì scorso per non influenzare la Fiorentina a cui chiede una prestazione coraggiosa. Il tecnico difende anche a spada tratta la sua difesa, salita sul banco degli imputati.
Cosa pensa del caso Cuadrado?
“So che hanno respinto il primo ricorso nonostante la simulazione fosse palesemente ingiusta. Se lo accettavano facevano giurisprudenza e penso che sarebbe stata una cosa positiva. Ma in Italia è difficile che avvengano cere situazioni”.
Come sta la squadra dal punto di vista psicologico?
“Il calcio è come la vita: molto spesso è ingiusto. Ma se uno non può sopportare questo tipo di cose non può neppure fare sport. Perciò dobbiamo reagire senza fare le vittime o sentirsi colpiti. Dobbiamo essere forti, guardare avanti e pensare al prossimo avversario. Io ho già voltato pagina, ma non oggi, già dopo la partita. Sono fatto così e preferisco pensare che contro il Napoli abbiamo fatto una grande partita”.
Il Milan è avversario da temere?
“Sicuramente è una squadra molto forte, con un attacco numericamente e qualitativamente di grandissimo livello. Alcuni dei suoi giocatori hanno una storia importante alle spalle perciò è gara difficile. Ma sono convinto che affronteremo l’avversario in maniera giusta, senza sentirci vittime”.
Domani farà 100 partite in A? “E’ un bell’obiettivo, alla mia età, ma non mi piace guardare gare in serie A da allenatore. Neanche lo sapevo. Fa piacere, ma io preferisco guardare sempre avanti e mai indietro”.
Aquilani pare un po’ scarico?
“Non sono d’accordo. Anzi vi chiedo? Secondo voi ha giocato peggio dei centrocampisti del Napoli che sono secondi in classifica? Per me assolutamente no”.
Mati Fernandez può rientrare?
“No, non ci sono possibilità per domani”.
La Fiorentina crede ancora alla Champions?
“Dico solo che abbiamo giocato con alcune squadre che ci precedono in classifica e non siamo stati mai inferiori, anzi in molti casi penso che abbiamo fatto meglio noi, risultato a parte. Perciò abbiamo tutte le carte in regola per inseguire un obiettivo che oggi è lontano”.
Cosa pensa della designazione di Mazzoleni che l’anno scorso nego un rigore ai viola contro la Roma?
“Non me lo ricordavo nemmeno e spero che non lo sappiano nemmeno i miei giocatori. Non dobbiamo andare in campo condizionati”.
La difesa si è dimostrata non all’altezza dell’obiettivo Champions?
“Io non ho mai detto che siamo stati costruiti per la Champions e neanche la società mi ha mai chiesto questo obiettivo. La squadra è stata fatta per divertire e per entrare in Europa con più facilità dell’anno scorso. La difesa? Col Napoli ha fatto bene e ha concesso solo due tiri in 90’ agli avversari. E poi non si difende come reparto, ma come squadra”.
Vorrebbe allenare un tipo come Balotelli?
“Mi piacerebbe poter scegliere i giocatori senza condizionamenti caratteriali e soprattutto economici, ma in questo momento non sono nella posizione di poterlo fare”.
Cosa risponde a chi dice che col bel gioco non si vince?
“Dico che penso il contrario. Se poi mi convincono che si vince anche difendendosi tutta la partita, mentre gli avversari colpiscono un palo e il portiere salva tre volte il risultato, allora potrei cambiare idea anch’io”.
Le dispiace per Cuadrado?
“Moltissimo perché è un ragazzo che gioca con allegria e che porta la gente allo stadio. Mi dispiace molto anche per i 35 mila venuti allo stadio mercoledì anche a costo di sacrifici economici e mi dispiace pure per me e per la squadra che ha lavorato tanto per certi obiettivi. Ma dobbiamo reagire e faremo anche senza Cuadrado”.