Nel dopo partita Montella ha analizzato la partita affermando che la Fiorentina ,” ha dominato per 70′,poi è subentrata paura, dominata con grande circolazione di palla e con grande velocita’. Abbiamo avuto la partita in pugno per 70′, non era facile l’approccio ed era una partita che temevamo perche’ arrivava dopo una serie di partite importanti. Poi sembra che per forza la squadra debba giocare in maniera spettacolare: questo puo’ sembrare un nostro limite, ma non si puo’ togliere ai ragazzi questa caratteristica”.
” Non dobbiamo fare certi errori se vogliamo centrare quel salto di qualita’ che inseguiamo da tempo”. Montella e’ comunque felice perche’ la Fiorentina, nonostante le assenze, ha recuperato posizioni in campionato e centrato con ampio anticipo la qualificazione ai sedicesimi di Europa League.”Sono molto soddisfatto per queste partite ravvicinate, anche per me e’ un momento di crescita, tutto serve. Ora – conclude – bisogna capire se alzatosi il livello delle partite in Europa a febbraio saremo in grado di supportarle allo stesso modo”.
LE PAGELLE
NETO 6: Fa da spettatore non pagante per più di un’ora di gioco. Poi sbaglia un disimpegno e per poco non regala un gol alla Samp. Poi i blucerchiati la rete la trovano davvero. Ma in quel caso non ha colpe: la parabola di Gabbiadini pare leggermente deviata e lui è messo fuori tempo. Nel finale è graziato dagli errori di mira dei blucerchiati che, incredibilmente, dopo aver subito lo strapotere viola hanno un sussulto, agevolati dal crollo fisico di una Fiorentina quasi sulle gambe.
TOMOVIC 6: La Samp non punge, se non nel finale, così lui può dedicarsi alle proiezioni offensive nelle quali non è un fulmine di guerra. Comunque fa il suo, senza strafare, al contrario di alcuni suoi compagni fin troppo leziosi.
GONZALO RODRIGUEZ 6,5: Regista arretrato praticamente perfetto di una Fiorentina magnifica per tre quarti di gara. Il calo finale è anche fisiologico, visto il tour de force a cui è stata sottoposta la squadra. Ma lui non dà mai l’impressione di aver perso la bussola, neppure nell’ultimo quarto d’ora da brividi nel quale sbroglia con mestiere alcune situazioni scabrose.
SAVIC 6: Di testa sono tutte sue e giganteggia a tal punto da gettare nello sconforto gli attaccanti della Samp. Il punto debole è sempre lo stesso: la fase di rilancio è da migliorare come dimostra un retropassaggio che mette a seria prova le coronarie di 30mila del Franchi. Sul gol di Gabbiadini è lui a deviare il pallone, facendogli assumere una parabola beffarda.
PASQUAL 6: Le sgroppate sulla fascia sono limitate dal fatto che davanti ha prima Joaquin, poi Vargas. Comunque dà il suo contributo in fase difensiva, richiamando tutti alla massima concentrazione in quel finale da cancellare.
BORJA VALERO 7: Pronti via e si trova davanti al portiere, calciando alto da posizione favorevolissima. Peccato perché avrebbe dato continuità al gol realizzato in terra rumena. Ma non è certo quello del bomber il suo mestiere. Lui è un centrocampista universale, una specialità nella quale pochi al mondo sanno eccellere come lo spagnolo più amato di Firenze. Raccoglie anche i cori della Fiesole e trova pure il tempo di ringraziare il pubblico.
AQUILANI 6,5: Nella nuova versione di regista cattura palloni (vista l’assenza di Pizarro) mostra la sua miglior versione stagionale. E’ anche decisivo guadagnandosi il misterioso rigore assegnato ai viola nel primo tempo. In fase di rilancio non cerca va sempre sul sicuro, cercando di sbagliare il meno possibile e riesce perfettamente nell’intento.
MATI FERNANDEZ 6: Partita lineare senza colpi di classe, ma con molti passaggi orizzontali che servono soprattutto ad aumentare il volume di gioco della squadra. Discreto, ma ancora lontano dallo standard che tutti i tifosi viola attendono da questo timido sudamericano. Dal 39’ st VECINO s.v.: Pochi minuti utili al suo graduale inserimento nella squadra. Montella lo tiene in considerazione e questo è già un successo.
CUADRADO 7-: Gigioneggia per tutto l’arco della partita. Alcune giocate sono da spellarsi le mani, altre fin troppo esose e, non a caso, perde una palla sanguinosa da cui scaturisce il gol della Samp. Montella si accorge che ha esaurito il suo pur capientissimo serbatoio energetico e fa bene a toglierlo dalla mischia nell’ultimo quarto d’ora. Comuqnue vederlo giocare è sempre un piacere per gli occhi di chi ama il calcio. Dal 33’ st REBIC s.v.: Finalmente si rivede il talento croato che, però, dimostra di non essersi ancora inserito nei meccanismi di gioco di Montella. Lo si vede quando sbaglia alcuni movimenti che altri fanno ormai a memoria. Ha un grande potenziale, ma deve imparare a gestirlo come vuole il tecnico viola.
JAOQUIN 6: Dopo la fatica rumena torna titolare e si spende per la squadra, cercando qualche affondo, ma soprattutto di partecipare al giro palla. Lo fa discretamente prima di lasciare il campo per Vargas. Dal 24’ st VARGAS 6: Bada esclusivamente al sodo, senza cercare l’affondo sulla corsia mancina, se non in una occasione. Le circostanze della gara, infatti, richiedevano prudenza.
ROSSI 7,5: Cecchino infallibile sul rigore che vale il suo undicesimo gol in campionato. Strepitoso nel tiro al giro toglie le classiche ragnatele dall’incrocio per il raddoppio. E sono dodici. Una prodezza, quest’ultima, che vale da sola il prezzo pagato per l’ingresso al franchi. Ma non è solo questa, nella sua prestazione c’è anche tanto sacrificio per il collettivo e altri lampi di classe accecanti. La Fiesole canta: “Il fenomeno, il fenomeno..”, coro che gli calza a pennello.
MONTELLA 6,5: La sua Fiorentina è una macchina perfetta per tre quarti di gara. Nell’ultima parte, però, accusa un calo di concentrazione che poteva essere molto dannoso per la classifica. Dovrà lavorare su questo aspetto
Tommaso Borghini