Anche in Portogallo la Fiorentina stenta a trovare il bandolo della matassa con Montella, però che riesce a vedere nel comportamento della squadra momenti positivi. Primo fra tutti l’impegno fino al 90° per cercare di portare a casa i tre punti. Il tutto ci fa tornare in mente il passato. Anche Prandelli, negli ultimi anni, quando la squadra ormai brancolava nel buio vedeva spunti positivi. Come sono andate avanti le cose ormai lo sappiamo tutti. Speriamo che già con il Verona ci sia una decisa svolta. Proprio per confermare quanto scritto sia logico riportare le dichiarazioni dell’allenatore a Premium.
Montella : “Era difficile trovare varchi questa sera, gli avversari si sono difesi in undici. Peccato non aver vinto, ma i ragazzi hanno provato a segnare fino al 95′.
Ilicic? Ha bisogno di giocare, non può essere questo l’Ilicic che conosciamo. Non è stato fortunato finora in viola, è arrivato con qualche problema fisico e dopo ne ha subito un altro. Questo ha rallentato il suo inserimento, ma lo vedremo a breve nella miglior forma.
Mario Gomez? E’ un grande calciatore ed è una persona d’alto profilo. Conosciamo la sua situazione, non ci sono problemi legati all’attaccante tedesco. Spero che torni a breve, anche se ha bisogno di tempo per ritrovare la condizione vista la sua stazza fisica.
Rossi? E’ stata una sorpresa, il suo rendimento è stato ottimo fin dall’inizio”.
LE PAGELLE
MUNUA 6,5: Nei rinvii di piede è pessimo e rischia di fare danni, azzardando anche il disimpegno di fino. Ma quando si tratta di usare le mani fa il suo. Nel primo tempo salva il risultato, anche se il “merito” è soprattutto di Bebe che si mangia un gol colossale. Nella ripresa, invece, ci mette la manona sulla conclusione pericolosa di Manuel Josè e questo è un intervento davvero importante. Insomma ha un modo un po’ pittoresco di stare in porta, ma riesce a essere efficace.
RONCAGLIA 6: Ormai è “condannato” a giocare sulla fascia destra e si vede che non si trova del tutto a suo agio, perché il cross dal fondo non è certo la sua specialità. Comunque tiene botta e non perde la bussola, pur mordendo il freno in una posizione che non esalta le sue caratteristiche come quella di centrale nella difesa a tre.
COMPPER 6-: Compitino svolto diligentemente. Non è certo pressato dagli attaccanti del Pacos, ma alcune incertezze difensive (leggi l’occasionissima per Bebe nel primo tempo) ci sono e lui non è esente da colpe. Insomma per la prima da capitano viola poteva fare meglio.
ALONSO 5,5: In certe partite dovrebbe spaccare il mondo per convincere Montella a preferirlo a Pasqual. Ma la cruda realtà parla di un ragazzone spagnolo che non riesce a sfruttare il suo enorme potenziale fisico, forse per i limiti tecnici che la serata di Guimaraes palesa in modo impietoso. Ha un sussulto nel finale, sfoderando una conclusione volante che meriterebbe miglior sorte.
TOMOVIC 5,5: Il Pacos punge pochissimo così resta nel cono d’ombra della partita, finendola senza infamia e senza lode.
AMBROSINI 5,5: Un gladiatore come lui dovrebbe giocare nel cuore del centrocampo, ma spostato nella posizione di mezzala e, per di più, fuori condizione, non riesce a incidere. La cosa più importante sarà ritrovare la forma migliore, quella che a inizio stagione gli aveva consentito di prendersi le sue belle rivincite.
Da 18’ st CUADRADO 6,5: Entra e rischia di spaccare la partita con le sue accelerazioni. Conclude anche in porta con pericolosità e solo un grande intervento del portiere del Pacos gli nega la gioia del gol che avrebbe deciso la gara.
AQUILANI 5,5: Non convince affatto da regista perché si limita a fare il compitino, troppo poco per chi dovrebbe inventare gioco e prendere per mano la squadra. Così, sotto la sua guida la Fiorentina risulta piatta e senza idee. Meglio quando, con l’ingresso di Pizarro, torna a fare l’incursore, anche se è spuntato in fase di conclusione.
BAKIC 5: Quarantacinque minuti senza lasciar traccia se non per un giallo evitabile guadagnato a metà campo. Un giovane che vorrebbe ritagliarsi un qualche ruolo in questa squadra non può permettersi prestazioni del genere, contro avversari del genere. Dal 1’ st PIZARRO 6,5: Il suo ingresso cambia la Fiorentina. Dei centrocampisti viola è l’unico che riesce, senza alcun timore, a far valere il suo maggiore tasso tecnico. Non ha paura di giocare e di rischiare e la differenza si vede.
MATI FERNANDEZ 6: Primo tempo senza lampi, in linea col grigiore generale. Si sveglia nella ripresa, e si sarebbe guadagnato un rigore sacrosanto sul quale l’arbitro decide di tapparsi entrambi gli occhi. Poi sfiora il gol con una bella conclusione di sinistro, alta di un soffio.
ILICIC 4,5: Dispiace infierire su un giocatore che, in questo momento, è l’ombra di se stesso. Ma contro un avversario così debole da lui ci si aspettava almeno una giocata degna di questo nome e invece niente. Probabilmente non è solo un problema di condizione fisica. Forse il peso dei nove milioni pagati dalla Fiorentina per prelevarlo dal Palermo si fa sentire e lui dovrebbe scrollarselo di dosso. Altrimenti la sua stagione potrebbe trasformarsi un insopportabile calvario.
Dal 29’ st YAKOVENKO s.v.: Fa in tempo a strusciare un solo pallone.
MATOS 5,5: Stavolta il ragazzino non riesce a innescare la sua rapidità e s’intristisce lassù, solo soletto, al centro di un attacco troppo asfittico. Migliora, leggermente, nel finale quando si defila a sinistra. Ma non incide come potrebbe.
MONTELLA 5,5: Decide di lasciare a casa la batteria pesante, per non rischiare brutte sorprese, e fa bene. Ma la “Fiorentina 2” delude, soprattutto nel primo tempo quando non riesce neppure a fare un tiro in porta contro il materasso portoghese. Nella ripresa inserisce prima Pizarro, poi Cuadrado e la musica cambia, anche se la vittoria non ariva. La serata di Guimaraes gli ha confermato che le seconde linee non sono all’altezza delle prime e questa non è certo una buona notizia. Probabilmente anche lui non è riuscito a dare le giuste motivazioni a chi, finora, ha giocato poco o niente.
Tommaso Borghini