E’ ancora scontro tra sindacati e la Sovrintendente Cristina Acidini sul Corridoio Vasariano. La Funzione pubblica di Cgil e Cisl tornano a chiedere di rivedere le modalità di accesso, finora senza riscontri positivi. “Sinceramente ci meravigliamo che l'apertura delle 56 nuove sale degli Uffizi possa essere messa in crisi dall'impiego di 4 unità del personale che servirebbero - in ogni turno – a rendere fruibile il Corridoio Vasariano”. I sindacati in una nota sottolineano che il nodo del contendere non riguarda un rifiuto aprioristico del ruolo del privato visto che sono già stati esternalizzati ormai in molti musei i servizi di biglietteria, bookshop e caffetteria. “Negli ultimi anni presso il Polo museale fiorentino, a causa della mancato rimpiazzo del personale andato in pensione e della scarsità delle nuove assunzioni, la presenza del personale privato è aumentata, anche oltre le previsioni dell'appalto dei servizi aggiuntivi. Se la Soprintendente, sin dal 16 ottobre, ci avesse proposto l’apertura del Corridoio Vasariano affiancando a visite svolte dal personale pubblico la concessione temporanea in uso al privato, non avremmo sollevato obiezioni”.
Invece la controproposta è stata del tutto diversa: apertura a cura del privato, biglietto a 35 euro, ulteriori concessioni temporanee ad altri soggetti privati e, insistono Cgil e Cisl, “solo il 5 dicembre ci ha proposto quattro visite guidate realizzate dal personale statale, contro le 72 alla settimana previste per il concessionario dei servizi aggiuntivi (Civita, presidente Gianni Letta) E' quindi una proposta che limita al 5% le visite istituzionali, mentre il 95 % viene effettuato da personale privato o da personale statale pagato da privati, quindi senza alcun incremento di posti di lavoro. La Sovrintendente, nell'affidare ai privati anche il Vasariano, dimentica che all’interno del Polo c’è personale qualificato, assunto o riqualificato dal Ministero per attività di informazione, visita guidata, collaborazione con i funzionari, gestione della sicurezza, personale a cui impedisce di fatto di svolgere tali mansioni. Personale che invece - come dirigente pubblico nonchè come interprete di una intelligente spending review - dovrebbe impiegare al meglio delle sue potenzialità e competenze”.