Home VETRINA Due guizzi di Cuadrado levano col Dnipro le castagne dal fuoco a...

Due guizzi di Cuadrado levano col Dnipro le castagne dal fuoco a Montella

admin
370
0

L’unico commento da fare è quello di essere riusciti a concludere il girone in testa  per evitare di incontrare subito le prime della classe. Cosa che non è riuscita a Prandelli. Montella, invece, nonostante scelte che lasciano perplessi è riuscito nell’intento. Le scelte che molti non riescono a capre è l’insistenza di metterea sinistra dell’attacco Cuadrado che ha risposto sul campo. Due sgroppate delle sue a destra e due gol per la viola.

P.C.

LE PAGELLE DI

Tommaso Borghini

cuadradoNETO 6: Sulla rete subita non pare responsabile perché la conclusione del numero dieci ucraino è secca e molto angolata. Però convince poco in altre occasioni, mostrando una presa troppo spesso difettosa. Nella ripresa, comunque, se la cava su una con conclusione dalla distanza del Dnipro, sul risultato di 1-1, che avrebbe potuto creare seri problemi alla Fiorentina.

RONCAGLIA 5: Si fa bere da Konoplyanka che lo lascia sul posto prima di fulminare Neto. Soffre tantissimo le incursioni del talentino degli ucraini che lo punta, saltandolo spesso e volentieri. Come sempre denuncia limiti evidenti nella posizione di terzino destro che non si addice alle sue caratteristiche.

GONZALO RODRIGUEZ 6: Dei difensori viola è senz’altro quello che ha le idee più chiare. E’ stranamente imperfetto in fase di rilancio, ma le sue chiusure, decise e pulite, sono determinanti per evitare troppi guai a una retroguardia poco solida e un po’ svagata.

SAVIC 5,5: Incerto anche sui palloni che dovrebbero essere il suo pane quotidiano, ovvero quelli alti scagliati dalle retrovie. Il primo tempo è da incubo, con errori macroscopici che lo fanno sembrare l’anello debole della retroguardia gigliata. Risale la china nella ripresa, quando le incursioni del Dnipro, stanco e un po’ demotivato, diventano una rarità.

PASQUAL 6: Schierato un po’ a sorpresa da Montella che, evidentemente, si fida poco o niente del suo

sostituto naturale Alonso. Alterna buone cose a qualche incertezza difensiva, connaturata nel suo dna calcistico. Comunque è positivo e propositivo sulla fascia.

AMBROSINI 6: Innervosito dall’atteggiamento dell’arbitro portoghese che, per la verità, sembra quasi provocare i giocatori viola, si fa ammonire per proteste e, poco dopo, rischia anche il secondo giallo per un inutile fallo a metà campo. Nella ripresa si tranquillizza, tornando a dare il suo contributo di esperienza alla mediana viola.

BORJA VALERO 6: Anche lui, come Pasqual, era tra coloro che avrebbero dovuto riposare. Ma Montella non lo risparmia e lui scende in campo con il solito carisma, anche se non è tirato a lucido come nelle migliori giornate. Gioca per 90’ e adesso dovrà riposarsi il più possibile, visto che la gara di domenica è assai importante per il cammino in campionato della Fiorentina.

MATI FERNANDEZ 5,5: In serata storta gira spesso a vuoto. Quando riesce a saltare l’uomo non affonda, preferendo alleggerire al compagno arretrato. Un atteggiamento che piace poco al pubblico e, evidentemente, anche a Montella che lo toglie a metà ripresa.

Dal 26’ st PIZARRO 6: Entra e commette subito una leggerezza che fa mugugnare i tifosi viola. Poi si riscatta, dimostrando di saper sempre gestire il pallone in modo sontuoso. Tanto è vero che col suo ingresso le cose migliorano sensibilmente.

JOAQUIN 6,5: Fino al gol sbaglia l’impossibile, rischiando d’incassare anche una buona dose di fischi. Poi la piazza di testa, proprio quando Montella lo dirotta a sinistra, mostrando doti insospettabili anche nel gioco aereo. La prodezza lo sblocca e comincia anche a saltare l’uomo, cosa che non gli era mai riuscita nella prima mezz’ora.

CUADRADO 7: A destra è un’altra cosa e lo dimostra non appena Montella lo riporta nel suo ruolo e lui offre l’assist del gol a Joaquin . Poi il tecnico lo dirotta nuovamente a manca e pare spegnersi, salvo riaccendersi con il gradissimo gol realizzato, guarda caso, partendo di nuovo dalla posizione che predilige. Insomma questo girovagare per il campo, dettato dal suo allenatore, forse ne limita il potenziale che, altrimenti, è davvero micidiale per qualunque difesa abbia l’arduo compito di affrontarlo. Dal 35’ st AQUILANI s.v.

MATOS 5,5: Il ragazzo non si risparmia, ma risulta troppo leggerino là davanti, in mezzo ai centrali del Dnipro. Le attenuanti non mancano perché giocare da centravanti, una posizione che non è la sua, per di più isolato non è certo facile. Ma anche lui non è più brillante come nelle prime uscite e se manca la condizione fisica, visto che la tecnica non è esaltante, non può che andare in difficoltà. Dal 30’ st ILICIC s.v.:

Pochi minuti per riprendere quella condizione atletica che ancora manca. Va vicino al gol, ma sfiora il bersaglio, peccato perché una rete gli avrebbe fatto riacquisire autostima.

MONTELLA 6: Le mosse iniziali sono sorprendenti e dimostrano quanto tenga a questa partita. Infatti schiera dall’inizio Borja Valero, Pasqual e Cuadrado che, nelle altre sfide europee (a qualificazione acquisita) aveva sempre risparmiato. Ma la sua Fiorentina, almeno quella della prima mezz’ora, non convince affatto, anzi fa seriamente preoccupare per le solite lacune difensive e per una manovra che scorre troppo lenta. Le correzioni che apporta nel finale di frazione e nel corso della ripresa, risultano fondamentali per ottenere il risultato che contava: passare da primi il girone di Europa League. Però quel girovagare tra destra e sinistra a cui costringe Cuadrado se lo potrebbe risparmiare. Il pubblico gli chiede di portare la Fiorentina in finale a Torino contro la Juve, lui ci proverà di sicuro perché a questa manifestazione non vuole certo rinunciare.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui