Un nuovo allestimento per la Sala del Colosso e altri interventi nella disposizione di alcune opere alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Come precisato dal Soprintendente del Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini, “l’allestimento presentato propone una soluzione espositiva che soddisfa in pieno le nuove esigenze dei visitatori in fatto di fruizione di un così importante nucleo di opere presenti”. Nell’allestimento precedente dipinti di capitale importanza, quali i profeti Isaia e Giobbe di Fra Bartolomeo, la Trinità di Alesso Baldovinetti e la Pala del Trebbio di Sandro Botticelli, tanto per citarne alcuni, erano sottratti in pratica non soltanto alla fruizione da parte del pubblico, ma anche all’indispensabile controllo conservativo. “Devo ammettere che l’esigenza di porre rimedio a questa situazione – afferma Angelo Tartuferi, Direttore della Galleria dell’Accademia – ha assunto un rilievo primario nelle mie intenzioni ancor prima di assumere la direzione del museo nel maggio scorso”.Il primo intervento effettuato nella prospettiva della risistemazione complessiva dei dipinti della Sala del Colosso è consistito nel trasferimento dei due profeti di Fra Bartolomeo sopramenzionati sulla parete d’ingresso della Galleria dei Prigioni, ai lati della porta. Le due tavole del frate pittore, di grande bellezza e forte spessore spirituale, testimoniano le sue riflessioni sugli affreschi michelangioleschi della Cappella Sistina e si prestano molto bene, a nostro modo di vedere, per introdurre il visitatore in quell’autentico santuario della scultura del Buonarroti che consiste per l’appunto nella Galleria dei Prigioni, attraverso la quale si giunge alla Tribuna del David, vera apoteosi del mito imperituro dell’artista.