Occasione per ascoltare una giovane promessa italiana, Gloria Campaner per la prima volta con l’ORT. Veneziana, 27 anni, a cinque suona per la prima volta in pubblico, a dodici con l’orchestra. Studi rigorosi al Conservatorio di Udine, all’Accademia Musicale Pescarese, alla Hochschule für Musik di Karlsruhe, vittorie di premi importanti ne hanno consolidato il talento, tanto da assicurarle debutti in sale prestigiose d’Europa, Asia e America.
Per giunta il griffe di pianoforti «Steinway & Sons» l’ha designata come propria artista ufficiale, mentre per gli anni 2010-2011 il Parlamento europeo l’ha nominata Ambasciatrice della Cultura. Dalle sue tournée Campaner è tornata portandosi appresso l’identikit del suo pubblico ideale, che deve farsi prendere dalla musica senza lasciarsi inibire dalla convenzione del silenzio imposto e dell’applauso misurato.
Con la piena di emozioni poetiche che si riversa dal Concerto di Schumann sarà facile per lei catturare gli ascoltatori degli ORT. Che esegue inoltre Schubert, una Sinfonia d’età adolescenziale e una serie di Danze tedesche riviste nel Novecento da uno dei più radicali compositori del secolo, Anton Webern.
Sul podio il direttore principale dell’ORT Daniel Kawka.