I prestiti concessi dal sistema bancario alle imprese fiorentine sono diminuiti del 8,6% da settembre 2012 a settembre 2013. Un valore che supera sia quello medio nazionale (-7,5%) che quello medio toscano (-5,7%). Meno peggio va all’artigianato, alle prese, a giugno 2013, con una diminuzione di prestiti rispetto al 2012 di “solo” il 4,7% (4.320 milioni di euro quelli concessi) in Toscana e il 4,5% a Firenze (940 milioni di euro).
“Così si bloccano le opportunità di sviluppo, scoraggiano gli investimenti e rallentano i processi d’innovazione. Quand’è che le banche decideranno di sostenere la ripresa?” commenta Gianna Scatizzi, presidente di Confartigianato alla lettura dell’ultimo rapporto sul credito reso noto dall’associazione degli artigiani.
La crisi di liquidità soffoca gli imprenditori non solo con finanziamenti sempre più scarsi, ma anche sempre più costosi. A Firenze, a giugno, il tasso d’interesse era del 5,43%: il 65° peggiore tra quelli di tutte le province italiane (il migliore a Bolzano col 3,77% e il peggiore a Crotone con 8,37%).
“Mai come adesso – prosegue Scatizzi – Occorre che gli istituti di credito si svincolino dalla logica delle banche dati che ignora tanto le dinamiche di mercato, quanto l’andamento della crisi. Ciò significa dire basta alle valutazioni acritiche dei bilanci aziendali, per tornare invece ad analizzare la capacità imprenditoriale. E’ prioritario, inoltre, che le banche riprendano ad investire sulle piccole e micro imprese, con particolare attenzione alle imprese giovanili. Indispensabile, infine, una diminuzione dei costi” .
“Anche le istituzioni dovrebbero fare di più – prosegue il presidente di Confartigianato- Interventi come il prestito alle microimprese della Regione Toscana sono benvenuti, ma insufficienti”.
Il finanziamento della Regione Toscana è a tasso zero e concede fino a 15.000 euro.