CATANIA – FIORENTINA 0 – 3
IL TABELLINO
CATANIA (4-3-3) – Frison, Bellusci, Rolin, Spolli, Biraghi, Izco (k), Rinaudo, Plasil, Barrientos, Bergessio, Castro.
A disposizione: Andujar, Ficara, Legrottaglie, Gyomber, Capuano, Monzon, Guarente, Boateng, Keko, Leto, Maxi Lopez.
Allenatore: Rolando Maran.
FIORENTINA (4-3-3) – Neto, Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Pasqual (k), Mati Fernandez, Pizarro, Borja Valero, Cuadrado, Matri, Vargas.
A disposizione: Rosati, Roncaglia, Compper, Ambrosini, Bakic, Aquilani, Vecino, Wolski, Ilicic, Joaquin, Matos, Rebic.
Allenatore: Vincenzo Montella.
Arbitro: Luca Banti di Livorno.
Reti: 25 p.t. Mati Fernandez (F); 28 p.t. Matri (F); 40 p.t. Matri (F);
ammoniti: Rinaudo (C); Gonzalo Rodriguez (F); Barrientos (F);
NETO 6: Il Catania non lo impegna mai, solo un paio di uscite con buon tempismo e poco altro. Insomma una tranquilla domenica a godersi il tepore della terra siciliana. La cosa più bella è il nuovo record d’imbattibilità della porta soffiato a Frey.
TOMOVIC 6: Gioca bene finché un’entrata a piedi uniti di Rinaudo (buon nome non mente…) lo toglie dalla circolazione. Peccato perché l’infortunio pare serio, visto che è coinvolto il ginocchio. Una vera maledizione stagionale per la Fiorentina.
Dal 1’ st RONCAGLIA 6: Non era in perfette condizioni fisiche, così parte in panchina. L’infortunio di Tomovic lo rimette in corsa e lui se la cava egregiamente, ma ormai non c’era più partita.
GONZALO RODRIGUEZ 6: E’ il leader maximo della difesa viola e lo conferma a Catania con una prestazione quasi impeccabile sia in fase difensiva e che in quella della costruzione della manovra. Poi Banti decide di ammonirlo per un’entrata nella quale pare toccare il pallone. L’arbitro livornese, però, è inflessibile (nell’errore) e così dovrà saltare per squalifica la gara col Genoa.
SAVIC 6,5: E’ suo il record di “intercettatore” di palloni della serie A. Un dato non casuale perché ha il senso della posizione e lo conferma anche al Massimino di Catania. Entra anche nell’azione del terzo gol con un bel lancio per Pasqual.
PASQUAL 7: I tre gol della Fiorentina sono tutti frutto delle sue incursioni sulla fascia e dei suoi palloni tagliati che sono manna dal cielo prima per Mati Fernadez, poi (soprattutto) per Matri. La sua assenza si era fatta sentire, ma adesso il capitano è tornato più forte di prima.
PIZARRO 7,5: Il Catania lo lascia libero di manovrare e lui dà una lezione di calcio a compagni e avversari. Lanci al millimetro, aperture sontuose, palla sempre incollata al piede e anche una buona propensione difensiva. Insomma nel manuale del perfetto regista il suo nome dovrebbe essere scritto a lettere cubitali, subito sotto a quello di un certo Pirlo. Adesso dovrà confermarsi e pare che ne abbia voglia, visto che a fine partita dichiara tutto il suo amore per Firenze e per la Fiorentina.
BORJA VALERO 6: La Fiorentina ci mette una ventina di minuti a sbloccarla, poi la gara diventa in discesa e lo spagnolo decide di tirare un po’ i remi in barca per non rischiare niente. E fa bene, visti i tanti impegni che attendono i viola, a cominciare da quello di giovedì in Coppa Italia contro il Siena. Dal 30’ st AMBROSINI s.v.
MATI FERNANDEZ 7: Novanta minuti come non lo si era mai visto in maglia viola. Continuità, dribbling secco, passaggi precisi e, finalmente, anche un gran tiro col quale sblocca il match. Per non parlare della punizione col contagiri che fa tremare la traversa del Catania. Perle calcistiche che fanno parte del suo dna e che dovrebbe mostrare più spesso.
CUADRADO 6: La sua prestazione è sulla falsariga di quella di Borja Valero. Quando, alla mezz’ora, capisce che la Fiorentina ha i tre punti in pugno alza il piede dal gas e si limita a fraseggiare con i compagni, tentando di rado le incursioni palla al piede che lo hanno reso celebre. Una scelta saggia anche per evitare le martellate dei difensori catanesi.
VARGAS 6: Nella “sua” Catania torna a far vedere la versione del Vargas sulla retta via, determinato, tosto, ma anche corretto. Non affonda più di tanto sulla corsia mancina, ma recupera tanti palloni e si cala bene nel meccanismo di gioco viola. Lascia a Pasqual il compito di crossare per Matri, ma basta e avanza così.
MATRI 7,5: Chissà come si staranno mangiando le mani in casa Milan a vederlo segnare alla prima palla buona e raddoppiare alla seconda. E veste anche i panni di uomo – assist nel vantaggio di Mati Fernadez. Insomma una domenica da incorniciare e un inizio da Re Mida che lo ha già catapultato nei cuori dei tifosi viola. Per lui potrebbe davvero essere l’anno della rinascita. Peccato per quel (lieve) infortunio al polpaccio che consiglia Montella di tenerlo negli spogliatoi nell’intervallo. Nella speranza che sia davvero cosa da poco, anche perché dal punti di vista infortuni la Fiorentina ha già pagato un prezzo troppo alto.
Dal 1’ st MATOS 6: E’ il solito peperino che si butta a capo fitto su tutti i palloni. Ma in fase di conclusione, rispetto a Matri, la differenza balza all’occhio.
MONTELLA 7: In quattro e quattr’otto mette in piedi una nuova Fiorentina, adattandola alla presenza di un centravanti come Matri. E la squadra, dopo una iniziale fase di assestamento, gira a meraviglia, annichilendo il Catania in meno di mezz’ora. Il primo tempo è da incorniciare e c’è tanto di suo. Eppure non era facile perché per il Catania era la partita della vita, ma la sua Fiorentina lo ha fatto sembrare un semplice allenamento. E’ bravo a dare fiducia a Mati Fernadez, in forma straripante. Insomma non sbaglia
una mossa. Chapeau.