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Museo a Capalle per Leneapiù Italia

admin
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Entro la prima meta’ di ottobre Lineapiu’ Italia aprira’ il suo museo a Capalle, nella nuova sede inaugurata ad agosto del 2011 tra Firenze e Prato. Si tratta di 500 mq in cui saranno esposti 35.000 punti maglieria, dai primi nati nel 1975 insieme all’azienda fino alle ultime innovazioni tecnologiche. Il percorso espositivo sara’ suddiviso in sezioni che raggruppano i filati per anno di nascita, composizione e tipo di punto, dal jacquard al ricamo. Tra i piu’ particolari ci sara’ il filato Camelot, una fibra di mohair creata nel 1975 e ancora oggi prodotta, oppure l’ultima novita’ chiamata Yak, un filato simile al cashmere ma meno costoso. Non solo, nel nuovo archivio saranno in mostra anche le ultime innovazioni tecnologiche, come le mischie speciali con la fibra di latte. Insomma un lavoro di ricostruzione lungo e accurato che comprende quasi 40 anni di storia di una delle eccellenze della filatura italiana che annovera tra i suoi clienti le piu’ importanti maison del lusso. Per ricostruire la storia di Lineapiu’ attraverso i filati, l’azienda e’ dovuta ricorrere anche alla consulenza della signora Tonina, tra le prime dipendenti assunte nel laboratorio, che con cura e attenzione ha aiutato a catalogare le fibre. Il museo, che sara’ patrocinato dalla Fondazione Lineapiu’ Italia (che ha sede a Milano) si chiamera’ ”Archivio storico del filo” e potrebbe presto viaggiare anche all’estero. L’idea di Alessandro Bastagli, presidente Lineapiu’ Italia, e’ proprio quella di formare una serie itinerante di gruppi dell’archivio e portarli in mostra in America, Cina, Giappone e Parigi. Attualmente sono gia’ in corso delle trattative con alcuni importanti musei. Ma la storia dell’azienda viene raccontata anche attraverso un video, realizzato in collaborazione con Felice Limosani e illustrato questa mattina a Pitti Filati, che racconta il lavoro dei 140 dipendenti, impegnati dalla creativita’ alla tintura (l’azienda fa 22.000 prove di colore all’anno, perche’ ogni maison vuole la sua cartella colore). Insomma l’azienda valorizza le proprie radici e la propria storia come bagaglio fondamentale per un’ulteriore crescita futura, che mira sopratutto all’estero. Infatti il gruppo Lineapiu’ Italia, che ha chiuso l’esercizio del 2011 a settembre con un fatturato di 34 milioni di euro e prevede di chiudere il 2012 con un incremento di qualche punto percentuale, sta potenziando le proprie sedi estere, tra cui quella neonata ad Hong Kong, e gli uffici di Shangai, Giappone e Stati Uniti.

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