L’antico, i mostri o le immagini fantastiche e l’umano. Sono questi i tre temi esplorati da Agnese Parronchi – restauratrice e artista – con le sue opere realizzate con la tecnica della terracotta invetriata. Quindici i pezzi che vanno a formare la mostra “Sculture di argilla. La concretezza delle immagini” ospitata nelle sale del Museo Civico Archeologico di Fiesole (via Portigiani, 1) e che verrà inaugurata sabato 1 febbraio alle ore 17.
L’esposizione, aperta poi fino al 23 febbraio (orario: tutti i giorni 10 – 14, chiuso il martedì), presenta le sculture della Parronchi, frutto di riflessioni personali indotte di volta in volta da quel “contesto sociale” che coinvolge e accomuna, e che sono poste accanto ai reperti dall’antica Grecia o dall’Etruria o da Roma custoditi nel museo fiesolano, tutte testimoni della ricerca e dell’intreccio continuo di manualità e intelletto nell’operare di ognuno.
Il Museo Civico Archeologico, che proprio quest’anno festeggia il centenario della sua inaugurazione nella sede attuale, continua con la mostra di Agnese Parronchi la tradizione ormai intrapresa da diversi anni di ospitare nei propri ambienti mostre di arte contemporanea, unendo così passato e presente.
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