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Bisonte San Casciano supera Soverato (3-0) e vola in finale di Coppa Italia

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IL BISONTE SAN CASCIANO   3
SOVERATO   0
 IL BISONTE SAN CASCIANO: Mastrodicasa 9, Focosi 2, Lotti 14, Giovannelli 6, Villani 4, Parrocchiale (L1), Savelli (L2), Pietrelli 9, Koleva 14, Vingaretti 4. All. Vannini.
SOVERATO: Cacciapaglia (L), Travaglini 5, Boscacci 14, Martinuzzo 9, Arimattei 4, Ferraro 1, Lavorenti, Bellapianta 5, Burduja 6, Torcasio 3, De Lellis 1. All. Breviglieri.
Arbitri: Somansino – Feriozzi.
Parziali: 30-28, 25-17, 25-20.
Note – durata set: 31’, 25’, 25’; muri punto: Il Bisonte 13, Soverato 7; ace: Il Bisonte 5, Soverato 3.
Bisonte-Soverato_204Il PalaVerde non è più un sogno. Né per molte delle giocatrici, che non hanno mai giocato in un palazzetto del genere, né soprattutto per i tifosi sancascianesi, che è immaginabile raggiungeranno in massa Treviso per assistere alla finale della Coppa Italia di serie A2 contro Montichiari. Il PalaVerde adesso è realtà, grazie a un’altra immensa prestazione de Il Bisonte San Casciano, che voleva entrare nella storia e c’è riuscito: sono bastati i primi due set per piegare la resistenza di un grande Soverato e per raggiungere un traguardo che solo un’altra squadra della provincia fiorentina era riuscita a centrare, la Rifle Oranfrizer Sesto Fiorentino, che nel 1998 perse la finale con Vicenza. Ma Il Bisonte non si vuole fermare, anzi se possibile vuole fare meglio, perché l’appetito vien mangiando e a Treviso non andrà certo per fare la comparsa. Prima però ci sono altre due partite di campionato, e perché no, anche una striscia di vittorie da non fermare: sono sette di fila, di cui sei negli ultimi diciotto giorni.
Francesca Vannini deve ancora fare a meno di Bertone ma ritrova Parrocchiale e la schiera subito da libero, con Vingaretti in palleggio, Koleva opposto, Giovannelli e Mastrodicasa centrali e Pietrelli e Lotti in banda. Breviglieri è sempre privo di Rosa e risponde con la ex De Lellis in regia, Boscacci opposto, Bellapianta e Arimattei bande, Travaglini e Martinuzzo centrali e Cacciapaglia libero.
L’inizio è equilibrato, poi un muro di Vingaretti e un attacco più muro di Lotti creano il primo gap (8-5). E’ ancora Lotti ad allungare (11-6), poi Soverato si avvicina con l’ace di De Lellis (13-12), e Il Bisonte riparte con la scatenata Vingaretti (altro muro e punto di seconda per il (18-14). L’elastico continua (18-18 e poi muro e attacco Koleva per il 21-18), poi si arriva sul 24-22 e sul primo set point l’arbitro chiama out una battuta di Giovannelli. Un muro su Pietrelli vale il 24-24, poi in un alternarsi di giocate spettacolari le due squadre si annullano due set point a testa (28-28), ma sul quinto per Il Bisonte, guadagnato da Lotti (6 punti con il 50%), è decisiva per il 30-28 la fast out di Martinuzzo.
Il secondo set si mette subito sui binari giusti per Il Bisonte, che allunga con Pietrelli (4-1): sul 6-1 Breviglieri prova Lavorenti per De Lellis, ma una super Lotti non dà tregua alle calabresi (11-5). Entra Ferraro per Bellapianta, Soverato ci prova un’ultima volta (18-14), ma Lotti apre il break decisivo che poi sono Giovannelli con un muro e Koleva a trasformare in sette ‘Treviso’ point (24-17). E basta il primo perché un attacco out di Arimattei faccia esplodere il PalaMontopolo: la finale di coppa Italia è centrata, un pezzo di storia è già fatta, ma i Pellicani Feroci dimostrano già di pensare alla finale del PalaVerde, con cori inequivocabili e uno striscione che è un capolavoro: ‘Road to Treviso’ la scritta, vergata sulla mappa del percorso dalla Toscana al Veneto.
Il terzo set si gioca in un’atmosfera surreale, ma le giocatrici messe in campo da Vannini e Breviglieri se la giocano comunque: da una parte entrano Focosi, Savelli e Villani per Vingaretti, Parrocchiale e Koleva, dall’altra Lavorenti, Burduja, Torcasio e Ferraro per De Lellis, Boscacci, Travaglini e Arimattei. E

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