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Stroncato l'invio di denaro contante per miliardi di euro verso la Cina

admin
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guardia_di_finanzaNel corso dell’attività la guardia di Finanza ha provveduo alla confisca di prevenzione di una azienda tessile ed un immobile a Prato, di un ulteriore immobile in provincia di Biella, di 2 autocarri ed un’autovettura, per un valore complessivo di oltre 1,8 milioni di euro.
L’odierna attività è frutto di un complesso ciclo di attività investigative, condotte per oltre 2 anni dalle fiamme gialle fiorentine a contrasto della criminalità economica cinese, già individuata nel corso delle note operazioni denominate “Cian Liu”. Le indagini penali hanno evidenziato che tra il 2006 ed il 2010 sono state raccolte ed inviate – con modalità illecite – rimesse di denaro contante per miliardi di Euro diretti verso la Cina.
Partendo da tale base investigativa – definita in sede penale con l’emissione dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 262 soggetti, per i reati che vanno dall’associazione per delinquere di stampo mafioso al trasferimento fraudolento di valori, dalla frode fiscale alla contraffazione – si è proceduto ad effettuare ulteriori approfondimenti sotto il profilo dell’applicabilità della normativa di prevenzione antimafia.
Tali disposizioni consentono il sequestro finalizzato alla confisca dei beni che risultano sproporzionati al reddito dichiarato da soggetti indiziati di condotte di trasferimento fraudolento di denaro ovvero dei beni che risultino essere il frutto o il reimpiego di attività illecite.
La confisca di prevenzione odierna colpisce un imprenditore tessile cinese di Prato che, dal 2008 al 2010 aveva illecitamente trasferito in Cina ingenti profitti per oltre 4,8 milioni di € frutto di evasione fiscale. Il trasferimento avveniva omettendo di comunicare il reale mittente delle transazioni, che venivano peraltro suddivise in tranches da 1999,99 € ciascuna.
A fronte di tali rimesse milionarie, i redditi dichiarati erano molto modesti: 5000 € nel 2007, 19 mila € nel 2008, 23 mila € nel 2009 e 43 mila € nel 2010.
I militari del G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Firenze, nel corso dell’operazione “NEMESI”, hanno dato esecuzione al decreto di applicazione della misura di prevenzione antimafia emesso dal Tribunale di Prato su proposta del Sostituto Procuratore della D.D.A. di Firenze, Dott. Tommaso Coletta.

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