NETO 7: Non è perfetto nei rinvii, anzi un paio di volte si complica la vita da solo e rischia grosso. Ma fra i pali è estremamente reattivo e, nel primo tempo, compie un intervento miracoloso su Bonaventura andando a terra a togliere un pallone dalla porta che pareva destinato in fondo al sacco.
DIAKITE’ 6+: Dà robustezza al reparto difensivo, orfano di un certo Gonzalo Rodriguez. Un contributo importante contro una squadra come l’Atalanta dotata di giocatori forti fisicamente e bravi di testa. I duelli sono quasi tutti suoi, la fase di rilancio è da perfezionare, ma la strada imboccata è quella giusta.
SAVIC 6+: Senza Gonzalo Rodriguez tocca a lui comandare la difesa e dettare i movimenti ai compagni. In altre circostanze aveva denunciato limiti evidenti senza il compagno argentino. Stavolta assolve il compito senza particolari problemi.
COMPPER 6,5: Solido e attento. Un particolare, quest’ultimo, da non trascurare visto che in altre occasioni aveva difettato proprio nella concentrazione, perdendosi gli avversari di turno nei momenti cruciali dei match. Cosa che non accade contro l’Atalanta e questo è un buon segno perché significa che il tedescone sta lavorando sui propri difetti.
VARGAS 6: Reduce dalla magistrale prestazione di Coppa Italia si esprime al di sotto dello standard di Udine, ma tiene comunque botta, nonostante sia alla seconda gara da titolare in tre giorni e, nella ripresa, compie anche un salvataggio importante su Denis che, altrimenti avrebbe avuto la porta spalancata.
PIZARRO 6,5: Regista con il fiato un po’ corto, anche perché alla sua non più tenera età non è facile giocare sempre con un ritmo della stagione così serrato. Infatti perde la lucidità nella ripresa, ma si aggrappa al mestiere e di quello ne ha da vendere. Inoltre si sacrifica pure nella fase difensiva, conferendo più equilibrio alla mediana.
BORJA VALERO 6,5: La nota stonata della serata che riconsegna finalmente i tre punti alla Fiorentina è quel dannato cartellino giallo che il signor Guida di Torino gli sventola in faccia nella ripresa. L’ammonizione ci può stare ed è un po’ ingenua, così Borja dovrà saltare la supersfida di campionato contro l’inter (oltre a quella di martedì in Coppa, sempre per squalifica). Peccato perché lo spagnolo si conferma per l’ennesima volta elemento imprescindibile di questa Fiorentina. Il pubblico lo sa e ogni volta che si avvicina alle tribune per battere i corner lo applaude a scena aperta.
ANDERSON 6: Seconda da titolare in campionato e una prestazione assai più convincente rispetto a Cagliari. Gioca semplice, senza strafare, ma con buone geometrie e va vicino anche al gol con un bel tiro al giro sventato dal portiere. Per adesso va bene così, ma presto dovrà anche mettere in mostra le accelerazioni che lo resero celebre quando il Manchester United lo acquistò a peso d’oro perché la Fiorentina ne ha davvero bisogno.
Dal 9’ st MATI FERNANDEZ 6: Ingresso in partita positivo con buone giocate e una gestione del pallone sempre intelligente.
ILICIC 7: Sfodera dal cilindro un sinistro magico su calcio di punizione che sblocca la gara. Una prodezza che nobilita da sola la sua partita, giocata tra alti e bassi, e che comincia a giustificare i tanti milioni spesi in estate per portarlo a Firenze.
Dal 14’ st WOLSKI 7: Dall’Atalanta all’Atalanta, a Bergamo aveva giocato la sua miglior partita in viola e sempre contro i bergamaschi realizza la sua prima rete in gare ufficiali. Un gol splendido, realizzato giocando col destro e col sinistro per mandare in ambasce la retroguardia avversaria prima di freddare il portiere con un piatto chirurgico. Un vero e proprio gioiello di un giovane che aveva già mostrato buoni numeri e che, parola di Montella, ha un potenziale strepitoso. Per sprigionarlo, però, avrebbe bisogno di qualche minuto in più
MATRI 5,5: Lotta su tutti i palloni contro un martellatore come Stendardo. Non sempre ha la meglio, ma non tira mai indietro la gamba, cercando di fare la sponda per i compagni. Un fondamentale nel quale riesce quasi sempre a trovare la strada giusta. Peccato che di conclusioni in porta se ne registri una soltanto nel primo tempo. Un po’ poco per un centravanti. Dal 33’ st MATOS s.v.: Entra con la giusta mentalità, ovvero quella di combattere là davanti, sempre al servizio della squadra.
MONTELLA 6,5: Ritrova finalmente il sorriso con una Fiorentina incerottata e non certo all’apice della forma. Decide di confermare una formazione simile a quella schierata a Cagliari, infischiandosene delle critiche ricevute e dando fiducia a Ilicic che lo ripaga con un gran gol. Poi si gioca la carta Wolski, un ragazzo che lui stesso aveva definito di grandi potenzialità, pur avendolo utilizzato pochissimo. Vince anche questa scommessa per una serata praticamente perfetta. Adesso ci sarà da allestire una squadra competitiva per martedì, un appuntamento con la storia che sarebbe davvero un peccato fallire.