Un bando per il recupero e la ristrutturazione del complesso di Sant’Orsola. È questa la decisione presa dall’amministrazione provinciale di Firenze a fronte dell’ impossibilità di far fronte con risorse proprie, o finanziamenti pubblici, al recupero del complesso di via Guelfa. Il bando sarà pubblicato – in italiano e in inglese – la settimana prossima, e promosso a livello internazionale.
Secondo le linee guida per la valorizzazione e gestione del complesso di via Guelfa, le scelte progettuali dovranno rispondere essenzialmente all’esigenza di ricostituire l’identità dell’edificio all’interno del quartiere di San Lorenzo, sia dal punto di vista funzionale che dal punto di vista del restauro.
Dovrà inoltre esser favorito l’insediamento di attività sociali e culturali fruibili pure durante le ore serali, anche grazie alla realizzazione del Museo di Sant’Orsola finalizzato alla conoscenza delle vicende storico-artistiche del complesso e la sua valorizzazione come luogo di sepoltura di Lisa Gherardini del Giocondo. Nello spazio dell’ex Chiesa Francescana, a seguito della verifica di interesse archeologico, sono emerse la cripta e gli avelli oltre alle strutture dell’impianto trecentesco; dovrà quindi essere prevista la loro conservazione, salvaguardia e valorizzazione.
Infine, le scelte progettuali dovranno prevedere il recupero degli accessi principali su via Panicale e via Guelfa – oltre al ripristino di quelli storici di via Taddea e di via di Sant’Orsola, già utilizzati durante il periodo conventuale – per rendere facilmente fruibili gli spazi ad uso polivalente delle corti interne, anche creando percorsi di attraversamento pedonale.
Le ulteriori attività previste, tra le quali quelle commerciali, di formazione, di orientamento turistico museale – se localizzate al piano terra – potranno favorire una immediata fruizione dall’esterno, anche visiva, del complesso storico di via Guelfa.