”Dobbiamo fare un extra sforzo, io compreso, per fare bene nella nostra gara di casa”. Due anni fa l’incidente che gli costo’ un titolo e una serie di operazioni. L’anno scorso il debutto nel Gp di casa con la Ducati che fini’ con un sesto posto. Queste le ultime annate di Valentino Rossi al Mugello, una pista che per il mito del nove volte campione del mondo conta moltissimo. Sette i successi nella classe regina bastano a far capire quanto sia speciale per Rossi il tracciato toscano. Non solo, al Mugello c’e’ anche stato il famoso infortunio che lo fece restare a guardare le gare da un letto di ospedale, quello che segno’ anche la fine del primato di imbattibilita’ di Valentino. Fino al 2010, infatti, sembrava che Rossi fosse non abbattibile. Poche le cadute, infallibile nella tattica di gara, insomma, per i suoi avversari una montagna difficile da scalare. L’unico che ci provava era Jorge Lorenzo, che proprio nel 2010, vinse il suo mondiale in MotoGP. Lo spagnolo ha sempre contrastato, sin dal suo ingresso nel team Yamaha nel 2008 il campione di Tavullia. Da allora Valentino capi’ subito di avere in casa un compagno di squadra difficilmente plasmabile. Con Hayden in Honda, e in parte ora in Ducati, il leader incontrastato era sempre lui, stessa cosa con Edwards prima di Lorenzo. Il Mugello, dunque, si presenta come una tappa importante, se non per i risultati che realisticamente si potranno raggiungere con la Ducati, per l’incontro di Valentino con i suoi tifosi. ”E’ una delle piste piu’ belle del mondo sia per il disegno del tracciato sia per l’atmosfera, per tutti i tifosi che vengono a vederci e sostenerci. Bisogna davvero cercare di fare tutto il possibile”. Il possibile anche di piu’. Nonostante i test fatti e le gare, la Ducati non sembra proprio in grado di avvicinare, piu’ di quello che si e’ visto le Honda e le Yamaha. Al Sachsenring, pista corta e tortuosa, le Ducati hanno sofferto tutte insieme in una lotta fratricida con Rossi, Hayden e Barbera’ in un gruppetto lontano quasi 30 secondi da Pedrosa. Al Mugello la casa bolognese ha fatto circa un mese fa dei test, dunque potrebbe essere lievemente avvantaggiata. Il fattore campo puo’ dare la carica a Rossi e alla scuderia italiana, che ha dannatamente bisogno di un risultato importante per rialzare la testa. Ma il Mugello e’ comunque di Rossi. Lo scorso anno, ad esempio, il pubblico, dopo la gara della MotoGP non lasciava la pista dopo la consueta invasione. Unico rimedio per gli organizzatori, quello di far affacciare Valentino dal podio.