Serata a favore del centro antiviolenza donne La Nara, con Torneo di Burraco e percorso gastronomico Panis Noster dello chef maestro Francesco Lenzi con la farina GranPrato e prodotti della Strada dei Vini di Carmignano e dei Sapori Tipici Pratesi in collaborazione con l’AIS Associazione Italiana Sommeliers
Questa originale serata promossa e voluta dalla Presidente Tiziana Giovannini del Soroptimist Club Prato a favore del Service Centro antiviolenza donne La Nara,ospitata nelle ampie sale dell’ Hotel Datini ,con la preziosa collaborazione di Rossella Tomada ,i circoli del giuoco carte Burracando club Prato, Lorenzo il Magnifico Firenze del “Nonsoloburraco Prato”, vede socie e amici cimentarsi in un Torneo di Burraco e degustare le pietanze del percorso gastronomico” Panis Noster”,dall’antipasto al dessert, ideato dal maestro Chef Francesco Lenzi, i cui nonni materni erano i titolari di uno dei panifici più conosciuti a Prato, il Fornaio di Palazzolo.
Un omaggio quello dell’emergente chef pratese,alla sua infanzia e al ricordo di quando bambino maneggiava la farina,mestoli e pentole sognando di vestire un giorno la giacca bianca a doppio petto.
Sua l’idea di coniugare le materie prime del territorio locale: farina,olio,vini,uova,salumi prodotti a chilometro zero in piatti da degustazione,coinvolgendo così il settore cerealicolo pratese della filiera corta GranPrato , associazione che raggruppa ben 23 aziende tra fornai, agricoltori, mugnai e pasticceri in combinazione con i prodotti della Bottega Atipico-Shop in Via Ricasoli 13 e l’invito all’assaggio dei vini proposti dai sommeliers dell’AIS.
La presentazione, affidata a Maddalena Ciambellotti, delle aziende del territorio che hanno aderito al progetto service del Soroptimist club Prato, con le storie e gli aneddoti dei loro prodotti che hanno fatto grande la tradizione contadina pratese delle origini. In sala il presidente della Associazione GranPrato, Marco Bardazzi con il progetto di “rete” della bozza a chilometro zero, il fornaio Enrico Fogacci dell’omonimo forno in via Pistoiese, attivo dal 1931 e dai cui mattoni refrattari ,ogni giorno vengono prodotti dai 700 ai 900 chilogrammi di bozza pratese, entrambi coadiuvati da una mostra proiezione del fotografo Andrea Bardazzi sul ciclo dal chicco di grano, alla farina al pane; interventi di Stefano Ortenzi titolare insieme a Mirko Roland Wijnman della bottega Atipico che ha sede nel cuore del centro storico di Prato, con l’introduzione dell’ ampia gamma gastronomica e quanto di meglio la produzione locale del territorio possa offrire.
Patrizia Scotto di Santolo
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