A Milano ha preso il via qualche mese fa ed è stato subito un successo. E a breve arriverà anche a Firenze. Si tratta di car sharing “free flow”, ovvero a flusso libero, che, a differenza del classico servizio da tempo attivo in città, semplificherà notevolmente l’utilizzo da parte dei cittadini. Questa nuova modalità di car sharing, sperimentata positivamente in altre città nazionali ed europee, consente infatti di utilizzare il veicolo senza vincoli di prenotazione e/o luogo di sosta, con una diffusione territoriale potenzialmente più capillare. Grazie alle possibilità messa a disposizione dalle nuove tecnologie, come il Gps e le applicazioni degli smartphone, sarà possibile rintracciare l’auto e soprattutto lasciarla dovunque, magari proprio davanti alla destinazione finale, senza dover quindi cercare l’area sosta riservata come per il car sharing classico.
La giunta comunale ha dato il via libera, su proposta dell’assessore alla mobilità Filippo Bonaccorsi, alla delibera che fissa i criteri sulla cui base sarà elaborato un avviso pubblico per la manifestazione d’intesse per individuare gli operatori cui affidare il servizio che, come viene sottolineato nell’atto, è complementare al servizio di trasporto pubblico locale. Obiettivo dell’Amministrazione è avere a disposizione un parco mezzi di 600 veicoli che, dopo la prima fase di sperimentazione di due anni, potrebbe anche aumentare.
Per quanto riguarda il perimetro operativo del servizio, ovvero l’area all’interno del quale sarà possibile prelevare e rilasciare i veicoli, dovrà essere di almeno 50 chilometri quadrati del territorio comunale. Dovrà inoltre essere operativo un servizio di prenotazione rapida da effettuarsi a ridosso del momento dell’uso del veicolo ma i mezzi liberi potranno essere utilizzati senza prenotazione. L’utente potrà utilizzare il mezzo senza vincoli di tempo e di percorrenza e il corrispettivo che andrà a pagare dovrà essere omnicomprensivo, ovvero includere tutti i costi di esercizio del mezzo (carburante, manutenzione etc). Previste inoltre indagini annuali di customer satisfaction sul gradimento del servizio.
L’avvio del car sharing a flusso libero non manderà in pensione il “vecchio” car sharing. Si tratta infatti di due servizi complementari: il primo è infatti rivolto a chi ha bisogno di un mezzo per spostamenti brevi entro i confini cittadini; il secondo invece rimane la soluzione migliore per viaggi più lunghi