Home MAGAZINE Operazione della Polizia. Trovato un fondo dove un fiorentino "riclicava" biclette rubate

Operazione della Polizia. Trovato un fondo dove un fiorentino "riclicava" biclette rubate

admin
367
0

furto-bicicletteAveva allestito un fondo per assemblare pezzi di biciclette rubate e rivendere così a buon mercato i suoi prodotti finiti.  E’ quanto scoperto ieri notte dalla polizia dopo aver sorpreso un fiorentino di 35 anni a rubare una bici in via De’Vanni.  Intorno alle tre e mezzo la volante di zona ha notato il soggetto che con un martello stava forzando la catena di una rastrelliera.  Alla vista dei poliziotti il malintenzionato ha rimesso in fretta e furia i ferri del mestiere nello zaino allontanandosi rapidamente.
Quando è stato fermato, oltre al martello, gli agenti gli hanno trovato addosso un curioso mazzo di chiavi colorate legate ad una serie di etichette con nomi di vie e piazze cittadine.
Facendo un rapido riscontro la polizia ha subito verificato che quelle chiavi, scrupolosamente divise per zone, aprivano lucchetti di biciclette parcheggiate per tutta Firenze.
La maggior parte di queste apparivano mal ridotte ed irriconoscibili mentre altre – spogliate di sella, ruote e diversi accessori – erano lasciate in stato di semiabbandono.
Gli uomini della Prima Squadra Volante sono voluti andare a fondo nella vicenda facendo delle verifiche in un  fondo sulla Faentina: uno dei tanti indirizzi trovati in mezzo al portachiavi incriminato.
Qua le forze dell’ordine hanno rinvenuto decine di telai smontati, ruote, pezzi di ricambio di ogni genere – il tutto accuratamente diviso per marca, tipologia, dimensione e colore – e centinaia di altre chiavi di lucchetti, sempre abbinate ad indirizzi.
Nel magazzino erano stati poi allestiti una serie di strumenti per l’assemblaggio delle bici, tra cui un apparecchio per la sabbiatura dei telai (la procedura che solitamente viene impiegata prima della nuova verniciatura).
polizia biciclette rubateUn importante elemento che sottolinea la ben avviata attività del ricettatore è emerso anche da una serie di messaggi trovati sul telefonino dell’indagato e con i quali lo stesso prenderebbe contatti con potenziali acquirenti di bici “low cost”. 
Durante l’operazione, ben occultati in una cassetta di medicinali, sono saltati fuori anche quasi due etti di marijuana oltre ad una bilancina di precisione e materiale per il confezionamento dello stupefacente.
Qualche altro grammo di droga (hashish, cocaina e tracce di oppio) è stato successivamente sequestrato anche a casa del 35enne.
L’uomo, incensurato, è finito a Sollicciano con l’accusa di tentato furto aggravato, detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti e naturalmente con una denuncia per ricettazione.
Gli inquirenti stanno ora verificando il materiale sequestrato nel fondo oltre a quello sparso per tutta la città, utilizzata dal ricettatore come un vero e proprio rimessaggio per le bici rubate.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui