In una affollata sala dell’Hotel Datini a Prato il Presidente della lista civica “La Città per Noi ” Giuseppe Mattera ha presentato venerdì il candidato sindaco Paola Pancini per le prossime elezioni amministrative del comune laniero,dopo un interessante intervento ,molto applaudito,sulla politica come impegno civile e non come professione,che ha riassunto in una frase del Presidente Americano John Kennedy: “Non chiedetevi cosa può fare il vostro Paese per voi ma cosa potete fare voi fare il vostro Paese.”
La giovane donna è una dirigente amministrativa dell’Istituto Mascagni non nuova all’impegno partitico della lista civica, che ha sostenuto nelle scorse elezioni amministrative del 2009, il partito di centrodestra dell’attuale sindaco Roberto Cenni.
Sensibile alle problematiche della città,la Pancini fa parte di diversi comitati promotori per la salvaguardia del patrimonio artistico locale,come ad esempio il recupero della Fattoria Medicea delle cascine di Tavola,oggi in totale abbandono, e ha illustrato ai presenti in sala il programma della “Città per noi” di cui è candidato sindaco, esponendone tra i tanti, alcuni punti come la valorizzazione dell’area del nuovo Ospedale con il potenziamento del centro oncologico Pitigliani;
E Ancora. L’ordine pubblico: l’emergenza furti , gli scippi e le aggressioni aumentate in maniera esponenziale in città che richiedono un potenziamento e il ripristino dei distretti di polizia municipale;l’inclusione delle nuove generazioni di extracomunitari che cittadini italiani vivono ,lavorano e chiedono risposte urgenti agli enti locali in materia di migrazione,ascolto,garanzie e tutele, purché nel rispetto delle regole della convivenza civile; deciso No alla pista parallela dell’aeroporto di Peretola e alla città metropolitana,che inglobi Prato e i comuni di Sesto,Campi in un’unica area sotto Firenze depotenziandone i servizi delle singole realtà urbane.
Un programma come lei stessa ha affermato piu volte molto ambizioso,ma che può essere realizzato con il contributo di ciascuno di noi ma anche attraverso l’impegno responsabile delle forze politiche che scendono in campo nelle prossime amministrative,facendo così proprio il motto che la candidata afferma di aver mutuato da una sua cara amica: coscienza e coerenza ,i pilastri su cui dar forma a quelle idee che diventano progetti concreti,reali e innovatori portatori di benessere sociale
Ripartire dunque da Prato è certamente una sfida,come afferma con forza la candidata,a cui lei stessa non vuole sottrarsi perché sente forte il desiderio di tentare di riavviare e riannodare le fila,insieme alla sua squadra di partito,di un progetto cittadino più ampio,”aperto a coloro che ci stanno” che in passato ha fatto di questa città una tra le piu importanti d’Europa, restituendole quella dignità sociale che Prato sembra aver smarrito negli ultimi anni a causa della devastante crisi economica mondiale.
Vissuti poi momenti di autentica commozione quando Paola Pancini ha dato la parola a una giovanissima studentessa ipovedente che frequenta con ottimi voti l’ultimo anno del liceo classico Cicognini Rodari,che ha parlato della sua disabilità e di come sia riuscita grazie all’aiuto dei suoi genitori e agli insegnanti a credere in se stessa e ad avere fiducia nel futuro.
Dalle sue parole un monito ai politici di non pensare ai giovani solo in tempo di elezioni,ma di credere e scommettere sempre sulle nuove generazioni invitando i futuri amministratori della cosa pubblica ad essere uomini del fare e non portatori di vuote e inconsistenti parole.
Tra gli ospiti esponenti politici di spicco Roberto Mencattini con una delegazione di giovani politici pratesi interessati alle istanze del movimento civico, Giovanni Bambagioni segretario provinciale UDC e Matteo Biffoni arrivato per impegni personali a fine serata per dare un saluto a una cara amica con la quale ha condiviso in passato interessanti progetti di lavoro ma anche rappresentanti di comitati cittadini e associazioni straniere che riconoscono in questo movimento civico la volontà di dar voce al cambiamento.
Non è sfuggita ai presenti in prima fila la presenza di Umberto Cecchi, già direttore de La Nazione ,politico di chiara fama, e Presidente del teatro stabile della Toscana il Metastasio di Prato.
Patrizia Scotto di Santolo
PATRIZIA SCOTTO DI SANTOLO