Domani dalle 11,30 comincerà lo scavo della prima tomba terragna emersa nel corso della seconda fase degli scavi avviati dalla Provincia di Firenze all’interno dell’ex convento di Sant’Orsola. Intanto si aprono nuovi scenari in seguito agli ultimi ritrovamenti a Sant’Orsola. “Sicuramente è questo l’altare in funzione ai tempi di Lisa Gherardini – conferma Valeria D’Aquino, archeologa della Soprintendenza della Toscana – e non quello che era stato individuato nel lato opposto della chiesa durante gli scavi dello scorso anno”. “Queste novità ci obbligano a rileggere in modo diverso le notizie di archivio relative ai lavori fatti dalle monache francescane dopo il 1450” dice Silvano Vinceti, presidente del Comitato per la valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali che sta compiendo uno studio autonomo per individuare eventuali resti mortali della Monna Lisa. “A questo punto possiamo avanzare nuove congetture circa la sepoltura di Lisa Gherardini, avvenuta nel 1542, ovvero quando era in funzione nella chiesa di Sant’Orsola proprio l’altare ritrovato nei giorni scorsi durante gli scavi compiuti dalla Soprintendenza”. Osserverà l’operazione, nel corso della quale si farà anche il punto sull’attuale stagione di scavi e ricerche, anche l’Assessore all’Edilizia della Provincia di Firenze, Stefano Giorgetti. L’area dell’ex convento di Sant’Orsola dal 1982 è sottoposta a “Dichiarazione di importante interesse archeologico”. Per questo motivo la Soprintendenza archeologica di Firenze nel 2010 prescrisse alla Provincia di Firenze, preventivamente ad ogni altra operazione, l’esecuzione di “una adeguata campagna di scavi”. “Proprio quella richiesta che fu avanzata due anni fa dalla Soprintendenza – spiega Stefano Giorgetti – ci impone oggi il proseguimento degli scavi archeologici che erano stati avviati nel maggio del 2011. Si tratta di una fase preliminare al ripristino dell’ex convento che assume oggi una maggiore attualità proprio alla luce della proposta di project financing per il recupero di Sant’Orsola presentata nelle settimane scorse alla Provincia di Firenze e che sarà presto vagliata da un’apposita commissione”.