Dal Key Biscayne a Santa Croce sull’Arno. Le strade del tennis hanno tracciati imprevedibili, ma per Indy De Vroome, 17enne olandese di Cromvoirt con due tornei da $25.000 già in bacheca (Iraputao e Tampico, Messico 2014), già n. 205 tra le professioniste (è stata anche n.195 WTA lo scorso aprile), passare dal cemento della Florida all’argilla del Cerri può significare tutto tranne che una personale involuzione. “Santa Croce sarà il mio ultimo impegno da junior, ho scelto di venire qui perché il livello è molto alto, e giocare sulla terra rossa contro queste concorrenti è un buon allenamento per le qualificazioni del Roland Garros (quello senior) dove spero di entrare come ranking WTA”, dice la grande favorita dei 36°Internazionali di Santa Croce sull’Arno, dopo aver liquidato in poco più di un’ora la palermitana Federica Bilardo (61,63) grazie a un servizio micidiale e a un tennis veloce, d’anticipo, sempre alla ricerca degli angoli nascosti del rettangolo rosso.
Fisico da indossatrice, capelli biondi con coda di cavallo, l’acne come unico indizio di minore età (compirà 18 anni il 21 maggio), Indy sorride raccontando il suo sogno tennistico. “Ho iniziato a giocare con mia madre, anche i miei fratelli giocavano a tennis – continua – mi è sempre piaciuto il tennis perché è l’unico sport che unisce al meglio forza mentale, tattica e tecnica. La mia famiglia mi ha sempre supportato, credo di essere riuscita a ripagarla. So che ancora devo migliorare, con il mio coach Peter Lucassen lavoriamo su come ‘alzare’ il colpo del servizio, nel modo di trovare sempre maggiore precisione nelle angolazioni di dritto, tutti dettagli che però nel professionismo fanno la differenza. A chi mi ispiro? Non a una tennista in particolare, Mi piace Serena Williams per la potenza, Agnieszka Radwaska per la velocità, Maria Sharapova per il suo fascino, Na Li per la pesantezza di palla”.
Nel femminile, facile esordio anche per la n. 2 del seeding, la russa Darya Kasatkina (62, 61 sulla giapponese Mayuka Aikawa), niente da fare né per la bolzanina Verene Hofer (piegata dalla cinese Zyine Sun per 62, 76) né per la 15enne lucchese Tatiana Pieri, che ha raccolto solo tre games (62, 61) contro l’esperta n.15 al Mondo Sandra Samir,egiziana trapiantata a Irvine, California. Bella vittoria per la monzese Georgia Brescia che ha eliminato la n.14 del seeding, l’ecuadoriana Domenica Gonzalez (62,75).
Tra gli uomini, ha impressionato il favorito brasiliano Orlando Luz per solidità e fisicità palesate contro il danese Benjamin Hannestad (62,60), mentre l’eliminazione del n.2 del tabellone, il giapponese Jumpei Yamasaki, porta la firma di un azzurro, il pugliese Andrea Pellegrino, vincitore dell’Avvenire 2013, che ora potrebbe sfruttare al meglio il varco aperto nella parte bassa della tabellone, quello sulla carta più agevole.