Da una nostra lettrice riceviamo e volentieri pubblichiamo in relazione alla Tramvia e al nostro pezzo sul silenzio del capogruppo di Fi Marco Stella
“Circa la percentuale del 45 per cento A Nardella in quella zona con quelle problematiche, mi sembra tanto; io conosco e ascolto tanti storici dell’arte, non uno che sia sceso in campo a parlare dell’anima di Firenze, della sua spiritualità, di quanto sia cambiata e artisticamente e storicamente svalutata con la perdita delle botteghe artigiane e delle attività commerciali storiche.
Pensiamo che la politica di questi giovani e la tramvia ci portino avanti? Io penso che questi squarci tramviari, porteranno a dividere ancora di più la città, quindi stiamo tornando indietro al medioevo, saremo tutti divisi da queste rotaie; evidentemente ai fiorentini questo sembra preferibile alla città come è ora
Io alle conferenze sulla storia e sull’arte e anche sui giornali non ho sentito affrontare l’argomento con un dibattito approfondito, lo ho sentito affrontare da Sgarbi per una città ligure, ma per Firenze il silenzio assoluto, avrei voluto leggere quanti fiorentini hanno lasciato il centro storico dopo la pedonalizzazione, per esempio, poi avrei voluto leggere servizi di quali disagi affronteranno i cittadini per i parcheggi; avrei voluto leggere che i politici quando ha fatto comodo hanno lanciato uno stile di vita che ci ha reso indispensabile l’auto e adesso ce la tolgono per promuovere la tramvia e forse gli affari che ci stanno dietro, insomma le responsabilità le abbiamo un po’ tutti”.