Il documento scaturito dalla riunione dei comitati
Le tramvie come vengono realizzate a Firenze sono costituite da vere e proprie linee ferroviarie di normale scartamento ferroviario, per intenderci come quelle delle Ferrovie dello Stato.
Come principio generale riteniamo che la costruzione di queste tramvie sia corretta effettuarla sulle direttrici dove ci sono i vialoni con pochi attraversamenti, non sia corretta nelle strade strette, con molti attraversamenti specie se già congestionate dal traffico.
Questo principio si può verificare analizzando la tramvia 1 già realizzata, questa è concettualmente molto diversa dalle tramvie 2 e 3, molto più favorevole delle altre, in quanto realizzata sulla direttrice di Scandicci dove ci sono i viali più larghi di Firenze, il viale Nenni, il viale Talenti, fino alle Cascine. Questa tramvia va bene da Scandicci fino alle Cascine, quando poi arriva alla Stazione in via Alamanni crea una congestione e una paralisi del traffico a causa dei due binari delle tramvia larghi in tutto 7 m che hanno tolto spazio alla strada e a causa del semaforo di accesso della tramvia da via Jacopo da Diacceto che periodicamente blocca il fluire del traffico in via Alamanni quando passa il tram.
L’ultimo tratto dall’inizio Cascine al capolinea della Stazione, che contiene anche situazioni di potenziale pericolo specie sui semafori(v. punto C1 delle domande), avendo dovuto fare un lavoro che eliminava queste criticità, avrebbe dovuto essere interrato dalle Cascine alla stazione, creando una stazione sotterranea alle Stazione.
Le nuove tramvie 2 e 3 si vorrebbero realizzare in direttrici con strade, inidonee, troppo strette e troppo congestionate dal traffico, a nostro avviso se realizzate creeranno gravissimi problemi alla città e alla cittadinanza, sia durante la realizzazione delle opere che a realizzazione avvenuta. In alcuni tratti è stato fatto un vero e proprio gioco ad incastro di queste linee ferroviarie nelle strade di Firenze inidonee ad accoglierle ( vedi in particolare punti A1, A2, B1, B2, B3,B4, B5, B6 delle domande).
Questo porterà al fatto che secondo noi molte delle gravissime criticità da noi evidenziate con le domande, partendo da questo peccato originale, risulteranno purtroppo, anche con tutta la buona volontà, scarsamente risolvibili.
Questo peccato originale probabilmente viene imposto in maniera inconsapevole dalla politica, agli uffici tecnici tocca realizzare queste direttive, dovendo andare ad incastrare linee ferroviarie in direttrici con strade che sarebbero, evidentemente ed preventivamente, inidonee ad accoglierle.
Inutile girarci attorno, secondo noi la città di Firenze non dispone sostanzialmente più di direttrici con strade idonee alla costruzione di tramvie di superficie, pena gravissimi danni alla città e alla cittadinanza, per cui la soluzione sarebbe quella di proseguire con il trasporto con autobus, e in futuro se si vorranno creare direttrici ad alta potenzialità di trasporto, realizzare metropolitane in sotterranea utilizzando i migliori criteri possibili.
Comunque chiediamo al Comune di rispondere per scritto in maniera esaustiva, e pubblicamente a tutte le domande poste, partendo da come intenderebbe risolvere la criticità più complessa relativa a piazza della Stazione.
Alla Stazione Santa Maria Novella transitano ogni giorno 300.000 persone, piazza della stazione è il principale nodo di interconnessione modale di Firenze del trasporto pubblico, autobus urbani ATAF, autobus extraurbani SITA, CAP, e LAZZI, taxi, autobus turistici, mezzi pubblici a noleggio, dei treni e del trasporto privato. Quindi piazza della stazione è il principale nodo di interconnessione per il trasporto pubblico della città, per il trasporto pubblico extraurbano (es. Prato, Pistoia, Siena ecc.),per gli autobus che collegano all’ aeroporto di Pisa, per i taxi, per la ferrovia e per il trasporto privato.
Le principali vie di collegamento alla stazione sono via Alamanni in entrata, via Valfonda in entrata ed uscita, via Nazionale in entrata fondamentalmente per il traffico privato, e via della Scala in uscita.
Da via Alamanni accedono alla stazione gli autobus urbani ATAF linee : 13 – 30 – 29 – 28 – 2 – 35 – 36 – 37 – 13 – C2 – D (11 linee), gli autobus extraurbani della SITA che ha il terminal (questo terminal viene utilizzato oltre che dalla SITA anche da compagnie partners) in via Santa Caterina da Siena (lateralmente a via Alamanni), i taxi, e il trasporto privato.
Via Valfonda ad oggi è totalmente occupata da due corsie stradali, una di entrata alla stazione e una di uscita dalla stazione, principalmente dedicate ai mezzi pubblici (ATAF, LAZZI, CAP, taxi, autobus turistici, e mezzi pubblici a noleggio ecc), c’è anche un semaforico di consenso sulla corsia di uscita dalla stazione che a certe ore permette il transito del trasporto privato. Linee autobus ATAF che transitano da via Valfonda : 2 – 28 – 36 – 37 – 14 – 17 – 23 – 57 – 12 – 13 – 6 – 1 – 11 – 12 (14 linee).
I due progetti delle tramvie prevedono di portare la tramvia 2 in superficie alla stazione da via Alamanni, eliminando cosi tutte le corsie stradali di accesso alla stazione da questa via, e di portare la tramvia 3 in superficie alla stazione da via Valfonda, lasciando solo un’unica corsia stradale su questa via rispetto alle due corsie attuali una di entrata e una di uscita dalla stazione.
Chiediamo di spiegare nel dettaglio come verrà mantenuta la funzionalità del principale nodo di interconnessione multi modale del trasporto di Firenze, piazza della Stazione, con la costruzione delle linee 2 e 3 delle tramvie.
Se verrà compromessa la funzionalità del sistema dei trasporti interconnessi a piazza della Stazione, si creerà un vero e proprio immane disastro alla città di Firenze e che si ripercuoterà anche alle città e ai paesi strettamente collegati a lei (es. Prato, Pistoia, Siena, Pontassieve, Campi, Sesto Bisenzio, Sesto Fiorentino, ecc).
La lettera viene mandata per conoscenza ad importanti istituzioni di Firenze, ai principali leaders politici nazionali, per renderli informati della situazione che si sta prospettando, che se procederà secondo l’attuale impostazione comporterà secondo noi gravissimi danni alla città e alla cittadinanza di Firenze, invitandoli a mettere in atto urgentemente tutte le loro possibili iniziative per far modificare la situazione.
La lettera inoltre viene mandata per conoscenza anche a giornali, televisioni invitandoli ad approfondire e a mettere sotto i riflettori questa importantissima vicenda di Firenze, e ad effettuare informazione.
Siamo totalmente disposti a fornire qualsiasi chiarimento o spiegazione sull’analisi incontrandoci di persona, basterà telefonarci per concordare.
Distinti saluti