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Tassa di soggiorno, "Ci vogliono maggiori controlli sulle strutture extra alberghiere

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beatrice grassi Imposta di soggiorno, industria alberghiera come motore di sviluppo economico dell’area metropolitana fiorentina, piano urbanistico la Sezione Industria Alberghiera di Confindustria Firenze incontra l’assessore al turismo ed alle attività produttive del Comune di Firenze, Giovanni Bettarini e propone un piano di lavoro per far crescere la filiera produttiva dell’ospitalità fiorentina. 

La provincia fiorentina conta 87mila posti letto disponibili, di cui 44mila relativi alle strutture alberghiere (da 1 a 5 stelle) mentre 43mila posti letto sono riferiti alla recettività extra alberghiera, come B&B , agriturismo , residenze d’epoca, campeggi, etc… (dati relativi al 2013, fonte CCIAA e Centro Studi Turistici). 

“Rappresentiamo una parte importante del Pil fiorentino – sottolinea Beatrice Grassi, presidente della Sezione Industria Alberghiera di Confindustria Firenze –. Come strutture alberghiere produciamo un servizio dell’ospitalità fatto totalmente di manodopera e di prodotti (dagli arredi, ai corredi, ai prodotti alimentari) che rappresentano il nostro territorio. 
Anche se c’è amaramente da rilevare quanto le nuove normative abbiano permesso lo sviluppo di forme di ospitalità alternativa all’Industria Alberghiera; industria che – lo ricordo – ha obblighi ben precisi in termini di Pubblica Sicurezza, di norme igieniche, di prevenzione incendi, di norme di pronto soccorso, attività che garantiscono i nostri consumatori e che rendono l’albergo un luogo sicuro, ma che rappresentano per noi un costo importante, per le ore di formazione, le ore di controllo procedure e manutenzione impianti che annualmente sosteniamo”. 

L’imposta di soggiorno che il Comune di Firenze incassa in un anno supera i 20 milioni di Euro; un’analisi fatta nei primi mesi del 2013 evidenziava che il 90% del valore complessivo proveniva dalle aziende Alberghiere, mentre solo il 10% del valore proveniva dalle imprese extra alberghiere – continua Beatrice Grassi -. Chiediamo un maggior controllo verso le strutture extra alberghiere, ma proponiamo anche di valutare una percentuale di “rimborso” per le spese di gestione sostenute dalle Aziende, come è stato approvato nella Città di Torino. Sarebbe inoltre fondamentale una riduzione della tassa di soggiorno legata alla stagionalità oppure alla “territorialità”, intesa come distanza dal centro fiorentino, perché una imposta di soggiorno “rigida” – come quella in vigore oggi – ci trova NON competitivi, almeno nella bassa stagione, rispetto ad altre destinazioni Italiane e, per quanto riguarda i nostri hotel periferici, rispetto ai comuni limitrofi”. 

<<Firenze è una destinazione con forte stagionalità – aggiunge Grassi -. Una sede congressuale all’avanguardia, un Convention Bureau con risorse per competere con le altre candidate Europee, un Aeroporto che collegasse Firenze con le più importanti destinazioni, permetterebbero di avere presenze in tutto l’anno. Per soggiornare in hotel il turista spende statisticamente solo il 37,4% della spesa destinata alla vacanza; tutto il resto va al territorio>>. 

La Sezione Industria alberghiera, nel corso dell’incontro con l’assessore, ha espresso anche forti preoccupazioni per il nuovo Piano Urbanistico, i programmi di nuove aperture e le liberalizzazioni eccessive rispetto al settore extra alberghiero. E all’assessore comunale la Sezione avanza una proposta: <<vorremmo confrontarci con l’aiuto di tecnici per fornire all’Amministrazione osservazioni al Piano Urbanistico che offrano opportunità vere di crescita per il nostro territorio, monitorando e prevedendo le conseguenze in termini di vivibilità della nostra Firenze. 
Non vorremmo che il nostro centro storico venisse trasformato in un museo o in un gigantesco albergo virtuale, come è avvenuto per Venezia>>. 

All’incontro ha partecipato il consiglio della Sezione Industria Alberghiera di Confindustria Firenze  recentemente rinnovato e composta dalla presidente della Sezione Beatrice Grassi, dal vice presidente Stefano Rosselli, e dai consiglieri Giovanpaolo Innocenti, Giovanni Guarnieri, Valentino Bertolini, Gaetano Gatti, Emanuela Borino, Paolo Maioli, Roberto Boccacelli. 

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