A 100 anni dalla nascita di Gino Bartali una ciclopedalata a tappe per rievocare la figura umana e sportiva del grande Gino. La pedalata, organizzata dall’associazione Pedalando nella Storia – Maurice Garin, è partita ieri alle 19.30 da Santa Maria degli Angeli, per poi fare tappa ad Assisi, Passignano sul Trasimeno, Terontola, Castiglion Fiorentino, Arezzo, Figline Valdarno e arrivare a Firenze questa mattina.
Poco prima dell’alba i ciclisti hanno fatto sosta di fronte alla casa natale di “Ginettaccio” a Ponte a Ema, per arrivare poi al Giardino dei Giusti, dove si trova l’albero dedicato alla memoria di Bartali, per una cerimonia commemorativa alla presenza delle autorità civili di Firenze e di rappresentanti della comunità ebraica.
Alla cerimonia erano presenti Andrea Vannucci, assessore allo Sport, Sara Cividalli, presidente della Comunità ebraica di Firenze, Alberto Panizza e Piero Vannucci, presidente e vicepresidente Giglio Amico onlus, e Andrea Bresci, presidente dell’Associazione Amici del Museo del ciclismo “Gino Bartali”.
“Una pedalata nella storia per ricordare il centenario della nascita di un grande campione – ha detto Andrea Vannucci, assessore allo Sport – un grandissimo uomo, semplicemente un giusto tra le nazioni: Gino Bartali. Un grande fiorentino che ha sempre saputo scegliere la parte giusta e che ha messo a rischio la propria vita per salvarne altre. Un messaggio di generosità enorme e di fratellanza tra i popoli che continua attraverso la memoria; una memoria che pedala su due ruote, un telaio e un manubrio. non potrebbe essere altrimenti”.
La tappa si è conclusa, dopo quasi 250 km, in cima alla salita di San Baronto, il protettore dei ciclisti toscani.