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Vento e mare mosso rallentano il rigalleggiamento della Concordia

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Concordia-ventoC’è un ritardo di 12 ore nella tabella di marcia prevista dai tecnici per il rigalleggiamento della Concordia ma non si tratta problemi tecnici. Lo ha spiegato Nick Sloane, il responsabile dell’operazione, rientrando questa mattina in porto al Giglio e sottolineando che il ritardo è dovuto alle difficoltà di lavorare sott’acqua con catene che pesano tonnellate. “Il collegamento delle catene ai cassoni – ha detto – sta richiedendo più tempo di quanto sperassimo, ma stanotte dovremmo aver finito. E dunque domani dovremmo iniziare ad abbassare i cassoni al livello previsto dando così il via alla fase finale del rigalleggiamento. In realtà speravamo di iniziare questa notte, ma abbiamo un ritardo”.

Per l’ammiraglio Stefano Tortora, che è l’uomo di collegamento tra il pubblico e il privato nell’operazione Concordia, in ogni caso, “le cose stanno andando bene. Si sta lavorando – afferma – per portare in cassoni di dritta in posizione, anche se è un po’ complicato. L’obiettivo è finire domani e ricominciare con il galleggiamento vero e proprio, per riportarla a livello”. Quanto al giorno della partenza, Tortora ha confermato che la Concordia non si muoverà prima di lunedì. “E’ una questione di opportunità rispetto all’isola, sabato e domenica sarebbe molto scomodo, c’è il cambio dei villeggianti. Il fattore che non ancora è chiaro al cento per cento, e non può esserlo, è quello del tempo atmosferico. Sarà quello che alla fine il fattore che farà decidere, ma non credo che sia sabato”.

Il ministro Galletti: non ci sono stati sversamenti inquinanti – “Sversamenti sensibili non ci sono stati, ci aspettiamo un risultato positivo dalle analisi” delle acque attorno al relitto della nave Costa Concordia che verrà rimossa nei prossimi giorni: lo ha detto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, a margine dell’incontro informale tra i ministri Ue in corso a Milano in occasione del semestre di Presidenza italiana del Consiglio Ue. “Tutto sta andando secondo i progetti iniziali – ha proseguito -, nel corso della giornata daremo notizie più precise anche sulle analisi delle acque”.

”L’isola tornerà come prima” – “Abbiamo un impegno, quello di riportare il Giglio il più possibile nelle sue condizioni originarie, quando è avvenuto l’incidente”. Lo ha detto il capo progetto tecnico di Costa, Franco Porcellacchia, in conferenza stampa al Giglio, riferendosi al ripristino ambientale. “Questo significa ripulire il fondale e rimuovere tute le strutture – ha aggiunto – E’ un impegno che intendiamo onorare. Continueremo con queste attività fin da quando il relitto lascerà il sito”. Le operazioni entreranno poi nel vivo “già da settembre – ha aggiunto – Le attività andranno avanti almeno un anno”.

Ancora un disperso, nuove ricerche – Dopo lo spostamento del relitto della Concordia, all’Isola del Giglio inizierà la “ricerca in loco del disperso”, il cameriere indiano Russel Rebello. Le attività, comunque, “continueranno a bordo, durante la fase di smantellamento della nave stessa”, a Genova. Lo ha ribadito Francesco Curcio, della protezione civile, durante la conferenza stampa al Giglio. Rebello è l’unico disperso delle 32 vittime del naufragio, che avvenne il 13 gennaio 2012.

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