Viaggia a 2.5 nodi, in arrivo a metà domenica – Se il relitto Concordia trainato dai rimorchiatori d’altura manterrà l’attuale velocità (2,5 nodi in condizioni meteo favorevoli) Genova potrebbe vederlo arrivare domenica a metà giornata. Il convoglio, che ha dovuto rallentare a 1,5 nodi appena uscito dallo specchio acqueo del Giglio in direzione nord perché aveva il mare contro prua, alla prima virata ha ripreso la velocità contemplata nel piano di navigazione tanto che così facendo potrebbe giungere a destinazione verso le 12 di domenica.
La rotta dal Giglio verso Genova
Il viaggio dal Giglio a Genova del relitto della Concordia sarà lungo intorno a 180 miglia nautiche, circa 330 chilometri, e durerà cinque giorni ad una velocità media di circa 2 miglia l’ora, condizioni meteo-marine permettendo: se durante la navigazione verranno registrati venti superiori a 15 nodi e onde di oltre 2 metri, la Concordia potrebbe uscire dalla rotta prevista, come hanno spiegato nei giorni scorsi i tecnici, e avvicinarsi alla costa in modo da poter proseguire il viaggio in condizioni più sicure. La rotta studiata prevede che la Concordia venga trainata ad est fino a 5 km dall’isola per poi piegare a nord, lasciandosi il Giglio alle spalle. Poi il relitto virerà a ovest puntando verso la Corsica, lasciando a sud Montecristo e a nord Pianosa e l’Elba. Superata la linea di Pianosa, la Concordia punterà a nord-ovest e passerà tra il “dito” della Corsica e Capraia, puntando prima verso La Spezia e successivamente verso Genova. Una volta arrivata a Genova, dice ancora il progetto della Costa, la Concordia verrà sistemata lungo la diga esterna del terminal container di Voltri e, successivamente, in banchina: sarà questa la fase in cui il relitto sarà alleggerito attraverso la rimozione degli arredi che si trovano nei ponti al di sopra della linea di galleggiamento. La nave sara’ poi spostata al ‘Molo ex superbacino’ per la demolizione dei ponti e dei cassoni che hanno consentito il rigalleggiamento. Infine, quel che resta della Concordia sarà portato al ‘bacino 4’ per “tutte le operazioni restanti da eseguire in bacino di carenaggio, fino allo smantellamento finale e riciclaggio completo del relitto”.