Diego Della Valle prende le distanze da Matteo Renzi in un intervista a Repubblica. E’ troppo presto per capirlo ma i segnali che il patron della Tod’s non sia più allineato con l’ex sindaco di Firenze sono piuttosto forti. Ci sono motivi palesi come quello legato all’economia, ma in sottofondo anche le dimissioni di De Bortoli dal Corriere dove l’attuale premier potrebbe aver messo lo zampino con Marchionne e Elkann nell’incontro a Roma alla presentazione della nuova Jeep Renegade.
Tutto questo avrà un ritorno sulle questioni firoentine? Al momento nessuno può dirlo ma sicuramente il futuro sarà diverso da quanto era immaginabile qualche mese addietro.
Ecco i punti significativi dell’intervista di Diego Della Valle a Sebastiano Messina di Repubblica
Il primo punto riguarda la domanda su Verdini che come scrive l’Espresso da anni è molto vicino al premier. Fin da quando Renzi era un giovane aspirante politico e Verdini aveva rapporti di affari per la distribuzione di giornali con il padre di Matteo.
“Non volevo – afferma DDV in risposta alla domanda si chi fosse l’ultimo arrivato con il gelato in mano- criticare nessuno in particolare. Però in quel momento pensavo che la Costituzione non la può riscrivere uno come Verdini. Non in quanto uomo di destra, perché nel centro destra ci sono persone molto capaci, ma perché secondo me lui non si trova nelle condizioni di potersi proporre come uno che si sostituisce ad Einaudi”
Abolizione del senato
“La questione è semplice. -Dice DDV – Serve o non serve? Ma oggi la priorità assoluta ce l’ha l’economia. Perciò mi auguro che Renzi a settembre presenti un vero piano di sviluppo industriale del paese prendendosi il tempo che serve ma facendoci capire in che direzione andiamo”
Dopo aver analizzato il patto Nazzareno con un “non mi piace affatto perché si sta cercando di blindare quelli che vogliono restare in parlamento. Chi va in Parlamento o chi resta fuori non possono deciderlo un gruppetto di politici spesso screditati”
Della Valle lancia un segnale deciso a Renzi sulla composizione del Governo:
“Matteo deve tener presente che il popolo è sovrano e deve valutare se tutta la sua squadra è all’altezza delle complicazioni che questo Paese dovrà affrontare nei prossimi mesi. Credo che abbia bisogno di qualche rinforzo”.
A questo viene chiesto di fare qualche nome:
“Credo – conclude DDV- che ci voglia qualche Padoan in più. Nomi non ne voglio fare ma penso che alcune persone che hanno la delega allo sviluppo economico non abbiamo le competenze e l’esperienza necessaria al particolare momento”