Si ripresenta per il sesto anno consecutivo la contrazione della domanda di lavoro per le imprese provinciali del comparto privato (industria e servizi) con un saldo tra entrate e uscite che evidenzia circa 3mila e 500 posti di lavoro dipendente in meno (-1,4%). Lo sottolinea il Report annuale 2014 per la provincia di Firenze del sistema informativo Excelsior elaborato dall’Ufficio studi della Camera di Commercio di Firenze.
Tuttavia a differenza di quanto rilevato per il 2013 il saldo negativo non deriva da minori entrate, che invece aumentano (da 10mila e 700 a 11mila e 600 con un +8,4%) ma da un maggior livello delle uscite che crescono del 3,2% salendo a quota 15mila; quindi sembrerebbero aprirsi spiragli lievemente positivi come conferma anche la modesta salita della percentuale di imprese disposte ad assumere (da 12,4% a 14,6%).
La quota di imprese che assumono aumenta ulteriormente per le esportatrici (27,5%) e anche per quelle maggiormente orientate all’innovazione (27,6%). Si riduce la richiesta di personale altamente specializzato (da 25% a 22,2%) e sale la quota di fabbisogno riguardante i profili professionali low skill (da 34,7% a 36,9%; operai specializzati e conduttori d’impianti per intenderci); in parallelo scende anche la percentuale del personale laureato in entrata (da 16,7% a 14,5%). Sembra quindi ripresentarsi in parte il quadro già emerso negli anni precedenti durante la prima crisi in cui si riduce l’orientamento ad assumere personale specializzato e scolarizzato. A ciò si aggiunge il fatto che resta sempre elevata la quota di posti di lavoro offerti con contratti a termine (circa il 79%) nell’ambito dei quali riprendono a crescere quelli stagionali. Si riduce ai minimi storici la percentuale di figure di difficile reperimento (da 11,5% a 9,7%) considerando l’aumento sul lato offerta delle persone in cerca di occupazione; sale la percentuale di figure in! entrata con un’età che non supera i 29 anni (da 29,1% a 37,1%).