di Piero Campani
La Fiorentina il giorno dopo. La sconfitta interna con la Lazio va oltre la perdita dei tre punti che potrebbero in futuro creare qualche problema per raggiungere l’Europa League per non parlare della Champion. Le dichiarazioni di Andrea Della Valle hanno aperto nuovi orizzonti sulla situazione che vive all’interno della squadra. Molto probabilmente la serenità dell’ambiente che ha portato la Fiorentina ai massimi vertici dell’Europa non c’è più. Si è rotto qualcosa nel giocattolo che i Della Valle hanno consegnato a Montella.Di chi la colpa? Cosa sta succedendo? Difficile, senza vivere all’interno della squadra, arrivare a conclusioni precise e ben definite, ma che qualcosa non sta andando per il verso giusto è chiaro. A differenza di molti soloni che gravitano interno alle porte di viale Manfredo Fanti noi cerchiamo di fare domande per arrivare ad una verità che sia più vicino possibile alla realtà delle cose.
Prima domanda. Possibile che un giovane ma già abbastanza esperto come Montella lasci in panchina giocatori come Pasqual che serve per aggirare le difese in una squadra che non riesce a fare un gioco verticale permettendo agli avversari di essere già coperti quando i viola arrivano nei pressi della loro porta?. Questo sulla sinistra.
Seconda domanda. Perchè Tomovic? mandando in panchina Richards altro giocatore che come Pasqual sulla sinistra ha le caratteristiche di aggirare la difesa avversaria.
“I’ Ticche-Tacche” come dicono a Firenze è ancora attuale? Ormai questo modulo di gioco è stato abbandonato anche dal suo inventore Guardiola. La Fiorentina insiste su questo modulo. La risposta arriva dagli incontri di questa stagione. Quando la squadra viola arriva in zona area di rigore avversaria tutte le zone possibili sono presidiate dagli avversari e la Fiorentina si deve accontentare di qualche spiccioli. Inutile parlare di sfortuna. Si può parlare di sfortuna quando vengono creare almeno una decina di occasioni pericilose. E’ successo tutto questo contro la Lazio? Diremo certamente di no.
Ripartenze
Basta analizzare la gara con la Lazio per fare un raffronto preciso. La formazione romana quando aveva il possesso di palla nella tre quarti davanti al portiere si è visto una corsa generale a ventaglio con giocatori che andavano ad occupare le fasce mettendo in crisi la difesa viola. Per fortuna in fase di attacco gli uomini di Pioli non hanno mai finalizzato. Ma spesso si sono trivati a tu per tu con Gonzalo, Savic, Alonso e Tomovic. Quando invece era la Fiorentina a ripartire nessuno era in grado di aprire il gioco con Cuadrado che si è sempre spostato al centro aiutando i difensori della Lazio. Pizarro, in possesso di palla spesso aspettava l’avversario per tornare indetro. Al momento di attaccare da parte della Fiorentina i laziali erano già tutti schierati, in grado di raddoppiare e in alcuni casi anche a triplicare su Babacar e Cuadrado.
Home VETRINA Possesso palla superato, necessario passare a verticalizzazione. Con quali uomini? Ci vuole...