C’era una volta Firenze poi sono arrivati loro e la città è stata prima stravolta con progetti irrealizzabili ma dettati dalla voglia di fare, poi dalla completa assenza di decisioni (domenici)infine (Matulli)pronto a mettere in fila tutte le richieste del Pd nazionale. La situazione attuale è davanti agli di tutti. Tramvia, ma sopratutto Tunnel Tav sono infrastrutture pensate sui tavoli degli architetti, su pressione di una parte politica molto vicino agli investimenti strutturali non dalle esigenze della gente tenendo presente le esigenze della popolazione. Sull’appennino paesi che scivolano a valle per i lavori dell’autostrada, Mugello che soffre ancora e lo sarà per sempre per l’Alta Velocità. Cosa importa ai politici che indirizazano verso qusete opere faraoniche. Cosa importa se in futuro Firenze scivolerà verso l’Arno o se molti palazzi storici avranno crepe o problemi a seguito dello stravolgimento delle falde acquifere. L’importante per i politici è raggiungere gli appoggi per arrivare a Roma, dove si decide il futuro dell’Italia.
Vediamo n sintesi i nostri personaggi
Mario Primicerio. Dopo la fusione fra il Pd e la Margherita non si riusciva a trovare un politico in grado di guidare la giunta. Dal cilindro della Margherita usci il nome di Primicerio come personaggio dello staff di La Pira. Il tunnel Tav è dalla sua giunta così come i tracciati delle linee 2 e 3 della Tramvia.
Amos Cecchi Funzionario già dei tempi del Pci quando sono state smantellate le sedi liberando i dipendenti Amos Cecchi è stato destinato a consigliere per Firenze dove ben presto è stato nominato assessore alla mobilità. Chi meglio di un ex funzionario di partito per gestire la programmazione della mobilità
Leonardo Domenici E’ sicuramente passato alla storia per essere il primo sindaco a guidare la giunta di sinistra per ben due legislature. I fiorentini se lo ricordano solo per questo. Per il resto l’acqua è passata sotto i ponti senza alcuna influenza. C’è poi l’episodio della gestione dell’arrivo dei Della Valle a Firenze per la Fiorentina. Con molta fantasia con verità che devono ancora venire a galla.
Giuseppe Matulli E’ storia delle ultime ore con Matulli che incurante di quello che avevano espresso i cittadini è andato avanti sulle impostazioni di Primicerio e Cecchi per quando riguarda le linee della Tramvia. Senza guardarsi intorno se pur mantenendo i tracciati c’era la possibilità di aggiornare i programmi visto che le decisioni erano dl 2005
COME SCONVOLGERE FIRENZE CONTRO IL RISPETTO DELL’AMBIENTE
Nei giorni scorsi il Movimento 5Stellee con l’intervento in cittò di Maio ha ribadito l’inutilità di certe opere con una grande dispersione di risorse.
“Abbiamo ospitato a Firenze Alfonso Bonafede, Samuele Segoni, Andrea Cecconi e Luigi Di Maio per chiarire che quando si fa un’infrastruttura è buon senso partire dalle caratteristiche del territorio, per creare un infrastruttura adeguata al servizio che si vuole offrire, non viceversa. A Firenze si procede al contrario” sostengono le consigliere del MoVimento 5 Stelle in Palazzo Vecchio Miriam Amato, Silvia Noferi e Arianna Xekalos.
“Abbiamo discusso del progetto Tunnel Tav, inutile e dannoso, sventra la città per risparmiare pochi minuti; abbiamo l’alternativa – spiega Miriam Amato – ed è un percorso di superficie, meno impattante e più economico.
Per il tracciato della Tav fiorentina, c’è un notevole impatto sulle falde acquifere, a Campo Marte e nella zona dei Macelli, gli interventi tecnici per mitigare il fenomeno sono del tutto insufficienti ed inadeguati: l’acqua si è innalzata progressivamente con l’avanzamento della realizzazione delle paratie e della galleria artificiale (pagina 4 della nota ARPAT). Insufficienti, anche i pozzi drenanti realizzati su prescrizione dell’Osservatorio Ambientale e su pressioni del Comitato No Tunnel Tav.
Nella zona dei Macelli – prosegue la consigliera Amato – la diga artificiale creata dalla stazione Foster, rende ancora più evidente l’impatto sulla falda acquifera, ricordiamo che nel caso in cui la falda si abbassa, a valle, si possono avere cedimenti del terreno, su cui poggiano interi isolati; mentre a monte, dove si ha un innalzamento, si possono avere allagamenti di scantinati, ma soprattutto si riduce la capacità portante delle fondazioni degli edifici esistenti. Non voglio fare allarmismo, ma condividere le informazioni tecniche che tengono nascoste.
Un altro aspetto è l’inquinamento rilevato della falda; è probabile che i lavori abbiano messo in contatto la falda profonda (poco inquinata) con quella superficiale che risulta invece molto inquinata.
Sono troppi gli aspetti critici, la questione della gestione e lo smaltimento delle terre di scavo e soprattutto la loro composizione, un progetto che ha già visto crescere i propri costi del 500%, da arrivare, circa, a 700 milioni di euro, pura follia.
Le indagini della Magistratura continua Miriam Amto – hanno bloccato i cantieri, sarebbe il caso di riconoscere l’inutilità di questo progetto ed avere il coraggio di tornare sui propri passi. Firenze è dei fiorentini presenti e futuri, non degli investitori di turno.