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Pasqual salva una Fiorentina distratta e inconcludente. Le Pagelle di Tommaso Borghini

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Il colpo di testa di Gomez parato dal portiere avversario
Il colpo di testa di Gomez parato dal portiere avversario

TARUSANU 6: Il Paok Salonicco centra due volte lo specchio della porta. In un’occasione segna, ma il gol è viziato da fuorigioco. Nell’altra realizza una rete valida con Martens, che gli sbuca davanti solo soletto da due passi. Per il resto il rumeno è spettatore non pagante.
TOMOVIC 6: La partita non lo impegna più di tanto sul piano difensivo, così può dedicarsi alla fase di spinta e lo fa discretamente, sfornando anche un paio di traversoni interessanti, non sfruttati dagli avanti viola.
Dal 40’ st BABACAR s.v.: Entra in campo ed è subito decisivo. Si guadagna la punizione da cui nasce il gran gol di Pasqual.
GONZALO RODRIGUEZ 5,5: Montella lo conferma tra i titolari, nonostante le indicazioni della vigilia lo volessero a riposo dopo la disastrosa prova di Marassi. L’intento è quello di offrirgli subito l’occasione per il riscatto e per ritrovare quella serenità che lo ha sempre contraddistinto da quando è approdato a Firenze al  gol Findei greci se la cava con autorevolezza, poi si fa trovare fuori posizione nell’azione del provvisorio vantaggio dei greci. Insomma le scorie di Genova non sono ancora del tutto digerite.
BASANTA 6: Attento e sicuro nelle chiusure fino al gol del Paok che, comunque, nasce da una palla uscita in fallo laterale che il guardalinee non segnala. Un neo in una prestazione che, altrimenti, sarebbe stata impeccabile.
PASQUAL 7: Interpreta il ruolo di terzino con coraggio, proiettandosi costantemente in fase offensiva. Sia nel primo tempo che nella ripresa scodella palloni su palloni su cui Mario Gomez, per un motivo o per l’altro, è in costante ritardo. Nel finale estrae dal cilindro un’autentica magia che salva la Fiorentina da una sconfitta che sarebbe stata immeritata e pericolosa sul piano psicologico. Un gran gol su punizione che fa esplodere il Franchi e che il capitano, messo in secondo piano da Montella in più di un’occasione, si merita tutto.
KURTIC 6: Mostra i muscoli a centrocampo e, contro una squadra lenta e con poco fosforo come quella greca, riesce quasi sempre a uscire vincitore dai duelli con gli avversari di turno. In fase d’impostazione non è granché, ma questo lo si sapeva.
PIZARRO 6,5: Dirige l’orchestra viola con maestria, agevolato dai ritmi lenti della gara. Anche lui come Gonzalo era entrato nell’occhio del ciclone del dopo Marassi, ma stavolta non perde palloni sciagurati e fa sempre la giocata giusta, al momento giusto.
LAZZARI 6: Titolare in viola non lo si vedeva dalla stagione 2011-2012, una delle più travagliate dell’era  Della Valle. Lo smalto non è dei migliori e, vista la ruggine accumulata in panchina, non potrebbe essere altrimenti. Comunque non sfigura nel centrocampo viola, dimostrando un insospettabile affiatamento con iompagni di reparto.
Dal 12’ st MARIN 6,5: Entra bene in partita, cominciando con una palla geniale che libera il contropiede di Cuadrado. Si muove con disinvoltura su tutto il fronte offensivo, azzeccando un paio d’imbucate per Gomez che solo un giocatore di classe può avere nel proprio dna. Adesso, però, ci sarà da confermarsi con avversari di maggiore livello.
VARGAS 6,5: Il peruviano non tradisce, mettendo al servizio della squadra il suo fisico e il suo sinistro sempre incisivo e pericoloso. Vedi il servizio perfetto per Gomez nel primo tempo, che il tedescone dilapida sciaguratamente. Alla mezz’ora prova lui stesso a sbloccarla con una gran sberla, ma il portiere dei greci salva in corner. Nella ripresa alza il piede dal gas fino al cambio.
Dal 24’ st BORJA VALERO 6: Aumenta il tasso tecnico in mezzo al campo.
CUADRADO 6: Anche lui gioca dall’inizio un po’ a sorpresa, vista la prossimità della sfida col Napoli. Montella non solo non lo risparmia, ma decide addirittura di fargli disputare tutta la gara. Il colombiano si accende a sprazzi (vedi l’assist per Gomez nel primo tempo, sprecato dal tedesco in versione mangia – gol), però a tratti esagera nel portar palla e finisce per intasare la manovra d’attacco. Insomma, se decidesse di giocare un po’ di più per la squadra, potrebbe dare un contributo maggiore.
GOMEZ 5+: Torna titolare dopo la gara di Bergamo dello scorso 21 settembre. Montella vuole testarlo in vista del campionato e fargli acquisire minuti di gioco nelle gambe, nella speranza che si possa finalmente sbloccare. La prima palla gol, nitida, la spreca al 25’, con un destro largo solo davanti al portiere. La seconda dopo 5’ su servizio di Cuadrado (colpo di testa in tuffo da due passi, deviato da Glykos). Nella ripresa ha la chance per riscattarsi, ma centra il portiere dilapidando un’occasione davvero clamorosa. Tre palloni che un centravanti della sua fama dovrebbe mettere dentro a occhi chiusi. L’alibi della lunga assenza, per adesso, è solido. Ma non potrà durare in eterno.
MONTELLA 6: Nella gara che consegna la qualificazione aritmetica dei viola al prossimo turno decide di non risparmiare alcuni degli elementi più importanti e anche più utilizzati della sua rosa. Cuadrado, in particolare, ma anche Gonzalo Rodriguez e Pizarro. Scelte che confermano quanto tenga a questa manifestazione e che, alla fine, pagano perché la Fiorentina, pur non vincendo, mette già entrambi i piedi nei sedicesimi di finale (resta da centrare l’obiettivo primo posto). Adesso ci sarà da capire se, in chiave Napoli, chi ha giocato stasera sarà in grado di recuperare tutte le energie. Perché quella è la gara che conta davvero per non abbandonare, già a novembre, l’obiettivo Champions.

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