E’ tornato in prima linea il fattore Tav in previsione della prossima tornata elettorale. Rossi e Ceccarelli puntano ad avere ancora una poltrona nella nuova compagine della Regione e quindi trovano gli argomenti per tenere alta l’attenzione nei loro confronti. Senza considerare che sono passati molti anni da quando sono partiti i primi lavori dell sottoattraversamento Tav e i fiorentini adesso capiscono molto più cose di quando sono state presentate le prime ipotesi.
RGDF
IL documento integrale del comitato No Tunnel TAV
I responsabili del Comitato sono allibiti davanti alle dichiarazioni che in questi giorni si sprecano sul sottoattraversamento TAV di Firenze. Il presidente della Regione Enrico Rossi pretende si scavino i tunnel altrimenti minaccia di non rinnovare il contratto per la gestione del servizio regionale alle Ferrovie, adducendo come motivo che Santa Maria Novella sarebbe congestionata dai troppi treni AV. A parte il fatto che questa minaccia è solo di un bluff, il presidente fa finta di non sapere che, se ci tiene tanto ad avere una stazione per i treni AV lontana da Santa Maria Novella, non ha che da scegliere: Campo Marte, Statuto, Rifredi o Castello. Se i treni rossi e amaranto fermassero in una di queste stazioni il problema della presunta congestione sarebbe immediatamente risolto e comunque i viaggiatori che arriveranno troveranno almeno qualche coincidenza col servizio regionale che nella futura stazione dell’alta velocità non ci sarà.
Il presidente Rossi dovrebbe sapere che la congestione dei treni non è dove si vorrebbero realizzare i tunnel del Passante, ma dalla stazione di Firenze Campo Marte verso il Valdarno. Il presidente e l’assessore ai trasporti Vincenzo Ceccarelli dovrebbero dire ai pendolari che le ferrovie stanno pianificando di dirottare tutti i treni diversi dalle frecce sulla linea lenta, quella che passa da Pontassieve e che ha tempi di percorrenza superiori di almeno 20 minuti; ciò significa condannare i pendolari del Valdarno e dell’aretino a passare ogni giorno 40 minuti in più su quei treni, ciò significherà intasare la linea lenta, dirottare pendolari su bus e soprattutto sul mezzo privato.
Giovedì 11 scorso durante il convegno “Muoversi in Toscana” chi ha detto cose false è stato l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Michele Mario Elia: ha sostenuto che i cantieri dell’alta velocità a Firenze sono bloccati e non ripartiranno fino a Settembre 2015.
Non è vero; dubitiamo che lo scavo dei tunnel possa iniziare, ma i lavori nel cantiere della stazione Foster si sono mai fermati solo nelle settimane immediatamente successive all’inizio dell’inchiesta della magistratura nel gennaio 2013; si sono proseguite lavorazioni minori, quanto non era bloccato dalla mancanza di autorizzazioni.
Il comitato ricorda come sia documentato un abnorme aumento dei costi nel bilancio di Nodavia che, nell’aprile di quest’anno, vantava spese aggiuntive per oltre 520 milioni di euro a fronte di lavori eseguiti del valore di 120 milioni; questo perché i cantieri sarebbero sottoutilizzati e i lavori eseguiti non secondo gli accordi previsti.
http://notavfirenze.blogspot.it/2014/11/passante-av-di-firenze-uno-sguardo-sul.html
In questi giorni è ripartita una nuova fase di scavo che abbasserà di 5 metri il livello del terreno con la conseguente produzione di 30.000 metri cubi di terre; queste saranno conferite in discariche e non a Santa Barbara – come previsto dal contratto d’appalto – per la mancata approvazione del “piano di utilizzo” delle terre medesime da parte del Ministero dell’Ambiente.
Per il cantiere Macelli sono state chieste deroghe per il superamento dei limiti dei rumori e si prevede il passaggio di 40/50 camion al giorno. Per scaricare il documento relativo (in particolare pag 13):
https://drive.google.com/file/d/0B2906hcU0kQheF9hM05GRTc4UTA/view?usp=sharing
Di fronte a questi fatti, supportati da documenti e dalla testimonianza di chi abita in prossimità del cantiere, l’AD Elia nega che si stia lavorando! Viene da chiedersi se le FS siano schizofreniche e come sia possibile che RFI (“rete ferroviaria italiana”, società controllata FS) stia facendo cose di cui la holding è all’oscuro. RFI lavora clandestinamente? O l’AD Elia mente? Tertium non datur.
I lavori in corso in questo momento sono eseguiti in difformità con il cronoprogramma stabilito, per cui i costi andranno sicuramente fuori controllo. Le terre portate in discarica, con camion invece che con treno, avranno costi per lo meno triplicati.
Le/i cittadine/i del comitato No Tunnel TAV si sentono offesi dalle falsità dette da responsabili ad alto livello della politica e delle imprese e sono indignati dal vergognoso sperpero di tante risorse pubbliche.
Quousque tandem abutere, Rossi, Ceccarelli, Elia, patientia nostra?