NETO 7: Sarà anche un traditore, un reietto, un ripudiato e chi più ne ha più ne metta. Ma è anche un gran
bel portiere e un professionista vero. Lo dimostra nella serata più difficile che potesse capitargli. Il pubblico
del Franchi non lo fischia, dando prova di enorme maturità, e non può fare a meno di applaudirlo quando,
solo contro due attaccanti del Tottenham lanciati a rete, riesce a sbarrare la porta, salvando il risultato
quando si era ancora sullo 0-0. E da quella uscita nasce l’impresa viola.
RICHARDS 6,5 Conosce il calcio inglese e, soprattutto, conosce il ritmo indiavolato che le squadre
britanniche riescono a imprimere alle partite di football, in particolare nella prima mezz’ora. Così non fa
una piega e si erge a dominatore assoluto di una fascia che, nella gara d’andata, aveva fatto tribolare la
Fiorentina. Adesso, però, merita più spazio, anche nel campionato italiano.
SAVIC 6,5: Inizia col brivido, poi non sbaglia più un intervento e ringhia su Soldado, Lamela, Kane e
compagnia senza però mai eccedere nel fallo. Ora che l’hanno visto tutti, anche in Europa, ci sarà da tenere
duro per non farselo strappare a giugno a suon di milioni.
BASANTA 6,5: L’eroe del White Hart Lane è bravo anche a Firenze, ma è pure sfortunato perché un
problema muscolare lo toglie dalla contesa nella ripresa. E, visto come si è inserito nella difesa viola, è un
vero peccato. Sperando che non sia nulla di particolarmente grave. Dall’11’ st GONZALO RODRIGUEZ 6,5:
Escluso a sorpresa dall’undici titolare, entra da autentico leader nella difesa viola, ma non stupisce perché
ha la personalità per dominare contro qualunque avversari.
ALONSO 6: Montella lo preferisce a Pasqual perché garantisce maggiore fisicità su una fascia dove la
Fiorentina aveva maledettamente sofferto in quel di Londra. Non è perfetto nei disimpegni, ma fa quello
che gli chiede il mister.
PIZARRO 6,5: Parte un po’ contratto, perdendo qualche pallone di troppo nel primo tempo che poteva
costare caro. Poi, quando i ritmi si abbassano, sale in cattedra prendendo per mano la squadra e
conducendola a una vittoria storica contro un avversario fortissimo, al di là di quanto si è visto stasera a
Firenze. Nel finale è strepitoso , dando tutto in fase di pressing.
BADELJ 7: Accanto a Pizarro offre alla Fiorentina una seconda soluzione nella fase di costruzione della
manovra. Una variabile importante perché adesso il croato è in forma smagliante e sulla sua tecnica c’è
poco da dire. Non a caso è suo l’assist al bacio per il vantaggio di Gomez. Così come sono suoi i tanti
recuperi che danno solidità al centrocampo viola.
MATI FERNANDEZ s.v.: Sfortunato perché deve lasciare il campo dopo dopo una ventina di minuti per un
guaio fisico. Dal 22’ AQUILANI 6: Entra tra lo scetticismo generale, vista la sua opaca prestazione offerta
domenica scorsa contro il Torino, e invece, dopo un inizio balbettante, tira fuori la personalità e riesce a
farsi valere nella battaglia contro gli inglesi a metà campo.
JOAQUIN 6,5: Un’altra gara di grande sostanza. Non sarà ispirato come n ei momenti migliori, ma il suo
contributo lo offre eccome, anche quando c’è da rincorrere gli avversari sulla fascia. Esce stremato e
applauditissimo da tutto il Franchi. Dal 38’ st PASQUAL s.v.
SALAH 8: Ma come gioca questo Salah? C’è davvero da stropicciarsi gli occhi perché l’egiziano regala numeri
d’alta scuola in quantità industriale, ma non è solo fumo, è anche tanto… tantissimo arrosto. I difensori del
Tottenham se lo vedono sbucare da tutte le parti e, soprattutto nella ripresa, non riescono a fermarlo
neppure con il fallo. Perché quando parte lascia sul posto chiunque provi a reggerlo e tiene sempre il
pallone incollato ai piedi. L’unico neo è il gol sbagliato a metà ripresa, ma lo riscatta alla grandissima
segnando la rete della sicurezza: un concentrato di rapidità, intuito e determinazione nello strappare la
palla alla lenta difesa inglese e scaraventarla in rete per il tripudio generale.
GOMEZ 7,5: Nel primo tempo si segnala per alcuni recuperi importanti, ma il suo mestiere sarebbe quello di
centravanti e non riesce a svolgerlo al meglio, incespicando o facendosi anticipare proprio sul più bello. Ma
nella ripresa si trasforma, rimettendosi i panni di Super Mario che, forse, aveva tenuto in serbo per le
migliori occasioni. Segna un gran gol, su perfetto lancio di Badelj, portandosi dietro anche il difensore che
cerca di arginarlo con una progressione travolgente. Poi combatte come un leone, duellando con il povero
Vertonghen che, stanotte, lo avrà come protagonista dei suoi peggiori incubi. Nel finale chiude, in un modo
o nell’altro, anche il triangolo che porta al gol di Salah. Il Franchi se l’è sempre coccolato, anche nei
momenti più bui, adesso può applaudirlo per le sue prodezze e per la sua voglia di portare in alto la
Fiorentina.
Rodriguez. La Fiorentina, nella prima mezz’ora, soffre il solito ritmo indiavolato degli inglesi. Ma riesce a
tenere il risultato con le unghie, anche per la prodezza di Neto, nel quale il tecnico ha sempre creduto.
Passata la prevedibile tempesta, la squadra viola si scioglie nella ripresa, mandando in ambasce la
retroguardia del Tottenham con una partita intelligente, fatta di ripartenze micidiali con Gomez e Salah. E’
la gara che aveva disegnato a tavolino Montella, un capolavoro che, finalmente, gli riesce senza sbavature.
E Firenze adesso può sognare anche in Europa.