NETO 7: Sui gol dell’Udinese può far poco o nulla, ma quando è possibile lui ci arriva sempre, in particolare
sulla botta di Widmer, che devia sulla traversa e sul tiro ravvicinato di Gejo che riesce a disinnescare. E’
tornato una sicurezza e non sarà facile per Montella decidere chi lasciare a sedere quando Tatarusanu sarà
tornato in piena efficienza.
TOMOVIC 4,5: Non è in forma e lo conferma sia in occasione del primo gol dell’Udinese, che nasce da una
sua difettosa respinta, che sulla seconda rete che lo vede in ritardo sul traversone di Di Natale. Insomma in
questo momento è dannoso e fa rimpiangere Richards che se ne resta sempre ancorato in panchina.
GONZALO RODRIGUEZ 6,5: E’ il leader naturale della difesa viola e lo conferma anche nella controversa
serata del Friuli. Provvidenziale un anticipo su Di natale, sempre lucido quando si tratta di chiudere e di far
ripartire la manovra dalle retrovie.
BASANTA 6: Ha tanta forza in corpo e non la utilizza solo per difendere, ma anche per offendere, visto che
nel grigio primo tempo risulta lui l’attaccante più pericoloso della Fiorentina con i suoi sganciamenti. Nella
ripresa la squadra si sveglia e resta, giustamente, a presidiare il pacchetto arretrato.
PASQUAL 5,5: Non è preciso nel fondamentale per cui Montella lo schiera in campo: i suoi traversoni sono
sempre o troppo bassi o troppo alti e Mario Gomez non può cibarsene come potrebbe. Fortunatamente ci
pensano i suoi colleghi a rifornire il panzer tedesco.
JOAQUIN 6: Non è brillante come nelle migliori occasioni, ma giocando sempre dal primo minuto, per uno
che non è più giovanissimo, non è facile presentarsi sempre nelle migliori condizioni atletiche. Comunque,
con la palla tra i piedi, riesce a inventare sempre qualcosa di interessante. Dal 39’ st GILARDINO s.v.
BORJA VALERO 5,5: E’ ancora sotto tono rispetto ai suoi standard e la Fiorentina ne risente perché, senza
Pizarro, toccherebbe a lui prendere per mano la squadra e condurla alla vittoria. Ma le gambe non arrivano
dove vorrebbe la testa e, contro un centrocampo fisico come quello dell’Udinese, finisce per soffrire fin
troppo. Dal 15’ st MATI FERNANDEZ 6: Entra subito bene in partita, garantendo qualità alla mediana viola,
anche se non è al top della condizione.
KURTIC 5,5: E’ fin troppo statico e la sua scarsa elasticità balza all’occhio in un centrocampo tecnico come
quello viola. In alcune fasi della gara, quando la squadra soffre, riesce comunque a rendersi prezioso,
martellando gli avversari di turno, ma alla lunga pare un pesce fuor d’acqua nello scacchiere di Montella.
BADELJ 6,5: perde qualche pallone di troppo, ma è sempre sul pezzo e, quando recupera quel pallone nella
ripresa, lanciando il contropiede che vale il provvisorio 2-1 viola, gli perdoni tutto perché giocate così sono
proprie di un centrocampista universale che sta cambiando il volto della Fiorentina.
ILICIC 6,5: Pronti via e non sembra in grande giornata, perdendo troppi palloni in un primo tempo nel quale
risulta fumoso e abulico. Poi si riscatta offrendo, su calcio piazzato, un pallone d’oro per la testa di Gomez
che può firmare il pari. Sulle ali dell’entusiasmo riesce anche a confezionare il secondo assist per il tedesco
che può così siglare anche il raddoppio che, se conservato, sarebbe stato davvero importantissimo per la
stagione viola. Dal 24’ st SALAH 6: La sua freschezza potrebbe essere devastante per l’Udinese che, però, in
un modo o nell’altro riesce sempre a fermarlo. Tranne che nel finale quando, con la sua velocità, costruisce
un’occasionissima che avrebbe meritato miglior sorte.
GOMEZ 7,5: Torna titolare dopo una ventina di giorni e l’inizio non è confortante: lento e sempre anticipato
dai difensori fa arrabbiare il popolo viola, costretto tutto sul divano dal divieto di partecipare alla trasferta
friulana. Ma nella ripresa si ricorda di essere un centravanti coi fiocchi e alla prima occasione buona la
scaraventa in rete con un gran colpo di testa in anticipo. Non contento, si ripete su assist di Ilicic,
dimostrando la freddezza propria dei campioni. Peccato che la seconda disattenzione difensiva di Tomovic
dilapidi le prodezze di un panzer ritrovato.
Conferma il 3-5-2, inventandosi l’ennesima formazione diversa di questo terribile ciclo
viola. Ma nel primo tempo la squadra non funziona e le sue scelte, Ilicic e Gomez su tutte, paiono
disastrose. Poi nella ripresa ha il coraggio di non cambiare e proprio i due attaccanti lo ripagano duettando
da campioni e regalando un vantaggio inatteso. A quel punto sarebbe bastato gestire, una qualità che la sua
Fiorentina dimostra ancora una volta di non saper sempre mettere in pratica e alla fine ne esce un pareggio
amaro. Eppure, alla fine di questo interminabile tour de force, anche il punto conquistato a Udine potrebbe
tornar comodo, a patto che alla ripresa la Fiorentina si ripresenti affamata e determinata come lo è stata in
questi incredibili 40 giorni, percorsi col cuore in gola e con la testa alta.