E’ toccato a Vincenzo Guerini (nella foto con il giocatore) presentare alla stampa e alla città l’ultimo acquisto Mario Suarez: “Mi fa piacere presentare questo nuovo acquisto, tra l’altro gioca nel stesso ruolo che ho ricoperto nella mia breve carriera. Credo che abbia ottenuto meno consensi di quelli che in realtà avrebbe meritato, ci darà una mentalità aggressiva oltre che maggiore fisicità. A lui auguro le migliori fortune”.
In seguito è il giocatore spagnolo a prendere la parola: “L’Inter rappresenta una trattativa passata, ora penso solo a far bene con questa maglia: Borja Valero mi ha parlato bene della società, mi trovo ottimamente anche con Paulo Sousa. Penso che raggiungeremo obiettivi importanti. Il mio ruolo? Gioco davanti alla difesa, sono a completa disposizione dell’allenatore. I compagni mi hanno accolto nel migliore dei modi, ora voglio imparare bene l’italiano per parlare con loro e con voi giornalisti”.
Con la Spagna affronterà l’Italia nel girone di qualificazione ai Mondiali del 2018: “Gli azzurri mi sono sempre piaciuti, anche se però devo ammettere che la mia Nazionale attualmente è migliore”.
La scelta di venire in Italia è presto spiegata: “Avevo bisogno di nuove sfide, in Spagna con l’Atletico avevo vinto praticamente tutto e c’era la necessità di vivere una nuova esperienza.Voglio conquistarmi subito un posto da titolare, a giugno ci sarà l’Europeo e questo sarà importante se voglio essere convocato. La Serie A è stata per anni il miglior campionato al mondo, poi è cresciuta la Liga: ora c’è una nuova crescita, ci sono almeno sei-sette squadre che puntano ad entrare in Europa e quindi ci sarà molta competitività”.
In maglia viola troverà ‘Pepito’ Rossi: “E’ un giocatore di fama mondiale, un vero e proprio fenomeno: so che ora inizia a sentirsi meglio, spero che possa tornare al più presto al 100% perchè per noi è essenziale. Abbiamo un mix di giocatori giovani ed esperti, questo è un’ottima cosa. Avremo una grande spinta da parte dei tifosi, so che sono molto caldi e saranno il dodicesimo uomo in campo”.