Rari Nante nel gurgite vasto
Di questa Firenze procellosa
Di Umberto Cecchi
Mentre cerco nella mia biblioteca un vecchissimo libro della Karen Blixen, racconti d’Africa che aveva scritto firmando con il suo vero nome prima ancora di chiamarsi Karen Blixen, mi capita fra le mani un libretto della Sperling § Kupfler, anno 1958. Il titolo è, ‘Campioni di nuoto’ lo ha scritto Giordano Goggioli, giornalista – uno dei miei maestri – sportivo, inviato nel mondo, presidente regionale del Coni, a lungo caposervizio dello sport a ‘La Nazione’. Morto ormai da alcuni anni, che se fosse stato vivo, mi sorprendo a pensare, con la mole e l’irruenza che aveva nel difendere le cose della sua Firenze, avrebbe preso per il collo gli amministratori comunali, che stanno permettendo di disfare fisicamente quel centro di preparazione atletica e nuoto internazionale che era la Rari Nantes.
Dicono gli esperti, che da ormai cinquant’anni parlano senza però mai metter mano alla regimazione dell’Arno, che oggi è ancora pressoché nelle medesime condizione dei giorni dell’alluvione, che in caso di nuova esondazione del fiume, la struttura potrebbe creare problemi. Finalmente abbiamo un corresponsabile di quei disperati giorni fiorentini. Finalmente qualcuno che pagherà: La Rari Nantes. Abbattuta. E se permettete, è ridicolo.
Mi chiedo: ci sarà pure qualcuno a Firenze che vuol ancora bene alla città. Che la conosce. Che sa cosa successe quella famosa notte, fra ordini, dighe, contrordini, telefonate che escludevano pericoli, altre che li paventavano, acqua che intanto mostruosamente ruggiva e saliva investendo feroce i piloni dei ponti, le spallette del fiume, uso nei secoli, a impazzire di tanto in tanto. Ecco: oggi finalmente per tutto questo c’è una responsabilità: La Rari nantes in gurgite vasto. Che va liberamente tradotto con la Rai Nantes nel gorgo dei casini politico burocratici. Il gurgite vasto: quello che nel gorgo si portando via l’Italia intera.
Risiamo alla rissa: burocrati capaci di complicare lelementarietà, ingegneri iperattivi nel pronosticare, politici incapaci di decidere e far capire che a decidere sono loro, altrimenti che li abbiamo eletti a fare? Ma i politici cittadini, conoscono davvero Firenze? Ne conoscono la delicatezza urbanistica, la possanza culturale indebolita fatalmente da anni dal disinteresse e dalla preferenza per le saghe paesane a base di tortelli e cinghiale? Da Benigni che seguita a insegnarci la Divina Commedia, che ha scoperto da poco, al posto dei veri critici e veri lettori come Sermonti? Voglio bene a Benigni, lo conosco da ragazzo. Ma – unicuique suum – Dante era altra cosa. Aveva altre idee scrivendola. Insomma, è stata allontanata la cultura e tutto il resto. E ora via anche la Rari Nantes.
Sul libretto di Giordanone Goggioli, vedo le foto di tanti campioni . Ci sono anche Paolo Costoli, Pino Valle e altri. C’è una fetta di Firenze alla quale una politica asfittica e confusa e una burocrazia perdigiorno, stanno spuntado in faccia, cancellando con un colpo di ruspa una parte di storia della città.
Ma com’è che siamo diventati così sottomessi da non incazzarci mai?
Giordanone, ci ha parlato per anni di sport e raccontato anche di nuoto pallanuoto che grazie alla Rari Nantes ha portato allori alla città. Oggi lui sì che si incazzerebbe.