La Fiorentina, reduce dai successi con ’Inter a San Siro e con il Belenenses in Europa League, affronta l’Atalanta con il preciso intento di mantenere il primo posto in classifica. Sousa dovrebbe mettere in campo il solito modulo 3-4-1-2 mescolando ancora una volta le carte. Tatarusanu si riprende il posto da titolare. In difesa rientra Rodriguez, con Alonso che torna a presidiare la fascia sinistra. Confermato Vecino che sarà affiancato da Badelj, con Blaszczykowski a sinistra e Borja Valero dietro le punte Kalinic e Ilicic.
Anche L’Atalanta di Edy Reja ha intenzione di continuare il trend positivo vienendo da due vittorie consecutive contro Empoli e Sampdoria. La formazione bergamasca dovrà fare a meno del suo bomber Pinilla, alle prese con dei guai muscolari, al suo posto è pronto Denis. Solito 4-3-3 con pochi dubbi per il tecnico goriziano: la fascia destra sarà coperta da uno tra Masiello, che ha recuperato dal problema al ginocchio e Bellini, mentre Grassi parte favorito su Cigarini per il posto da regista. Ed ecco le probabili formazioni diFiorentina Atalanta:
LE PROBABILI FORMAZIONI
FIORENTINA (3-4-1-2) Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori; Blaszczykowski, Badelj, Vecino, Alonso; Borja Valero; Ilicic, Kalinic. All: Paulo Sousa.
ATALANTA (4-3-3) Sportiello; Masiello, Paletta, Toloi, Dramè; Kurtic, Grassi, De Roon; Moralez, Denis, Gomez. All: Edy Reja.
La conferenza di Sousa
“L’Atalanta viene da due vittorie consecutive e veramente non abbiamo avuto il minimo tempo per preparare questa sfida. Loro sì: sono molto organizzati ed hanno giocatori importanti. Detto questo siamo in un momento positivo e vogliamo continuare così”.
“Abbiamo ancora qualche giocatore acciaccato, ci siamo allenati con intensità contenuta come è ovvio visto gli impegni della passata settimana. Sfrutteremo tutte le ore che rimangono per recuperare il massimo delle forze”.
“ L’entusiasmo c’è, per la posizione in classifica ma dobbiamo pensare solo a trovare la giusta concentrazione. Per vincere dovremo essere al nostro miglior livello. Essere primi? E’ già un tasto motivazionale incredibile. Restare lassù è un’altro aspetto importante. Sognare è sempre il primo passo per arrivare a qualsiasi traguardo. Sognare fa bene, non male. Ed i tifosi fanno bene a farlo”.
“La squadra sta imparando a prendere le migliori decisioni durante la partita, anticipando le mosse degli avversari. La lettura della partita è il progresso che mi rende più orgoglioso insieme alla comunicazione interna fra i calciatori”.
“Pepito Rossi è un ragazzo che lavora tantissimo perchè vuol tornare ai suoi livelli. E’ concentrato a dare continuità al suo lavoro e sono contento per lui, è stato fatto un altro passo nel suo percorso di riabilitazione calcistica”.
“Kalinic è un ragazzo molto chiuso: a San Siro ha preso tantissime botte, aveva lividi in tutto il corpo ma rimane sempre zitto e lavora. E semprecosì sarà”.
