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Giallo Ashley “Ho uno stalker” ha scritto in un post su Instagram l’americana strangolata

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‘I have a stalker, ho uno stalker’, scriveva Ashley Olsen, la 35enne strangolata a Firenze, in un post su Instagram a corredo di una foto di lei mentre passeggia col cane beagle Scout. Ma sembra una frase scritta per scherzo con chi le ha scattato, dall’alto, l’immagine, sorprendendola di spalle mentre cammina in strada nel rione di San Frediano a Firenze. Così viene valutata questa foto, al momento, in ambienti investigativi: per ora non risultano né denunce né segnalazioni di stalking fatte dalla 35enne americana trovata uccisa a Firenze il 9 gennaio. Il post di Instagram è datato 12 settembre. Ashley commenta la foto anche con altri hashtag in un inglese gergale. Tra questi, uno è dedicato al suo beagle Scout. Stamani, intanto, sono stati affidati gli incarichi ai periti per effettuare l’autopsia sul cadavere disposta dalla procura di Firenze.

Si starebbero concentrando sugli incontri della donna nella notte tra giovedì e venerdì scorsi nel locale Montecarla, l’ultimo posto in cui è stata vista viva, le indagini sull’omicidio di Ashley Olsen, la 35enne strangolata in casa a Firenze. Uno degli scenari vagliati dagli investigatori è che la 35enne possa essere stata uccisa da qualcuno incontrato, magari occasionalmente, proprio nel locale. Tutte le ipotesi restano tuttavia aperte. Oggi l’autopsia.

Ashley  vittima di un omicidio d’impeto, non premeditato, maturato in un contesto in evoluzione, forse una discussione, una lite degenerata tanto che l’assassino ha poi agito finendo per strangolare la giovane americana trovata uccisa a Firenze. Questa la convinzione che si starebbe facendo largo tra gli investigatori della polizia.

Verifiche degli investigatori sarebbero in corso per definire l’esatta dinamica dell’omicidio. In particolare la polizia vuole precisare se il corpo è sempre stato dove ritrovato, o se vi sia stato trascinato.

Potrebbero essere decisive le immagini delle telecamere di sorveglianza nei pressi dell’appartamento della donna. In particolare una posta all’incrocio tra la piccola via in cui abitava Ashley ed una strada più trafficata ed un altra poco distante che potrebbero aver inquadrato l’assassino.

Il fidanzato di Ashley Olsen è stato ascoltato a lungo in questura. Oltre al fidanzato, che ha trovato il cadavere insieme alla proprietaria della casa in cui viveva la giovane donna, in questura sono stati ascoltati anche alcuni amici di Ashley.

Nell’inchiesta per omicidio aperta dalla procura di Firenze non ci sono ancora indagati e tutte le persone ascoltate sono state per ora congedate dagli investigatori che si attendono alcune importanti risposte dall’autopsia. L’ esame esterno del cadavere ha indicato nelle ultime 48 ore prima del ritrovamento del corpo quelle in cui è avvenuta la morte ed ha ad ora escluso segni di violenza sessuale.

Il fidanzato ha raccontato di aver chiesto alla proprietaria della casa di portargli le chiavi e di andare con lui a vedere cosa fosse accaduto.

Ashley aveva lasciato gli Usa per stare vicino al padre, insegnante e anche lui, come la figlia, legato al mondo dell’arte. Artista anche il fidanzato fiorentino 40enne, pittore abbastanza quotato.

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