Provvedimento dopo l’omicidio dell’americana di due settimane fa
Il Questore di Firenze, Micillo (nella foto) alla luce di quanto emerso dall’indagine sull’omicidio della cittadina americana avvenuto due settimane fa a Firenze, ha sospeso per 45 giorni l’attività del locale di via dei Bardi ritenendolo di fatto, sulla base degli elementi evidenziati nel decreto di sospensione, un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.
Il provvedimento ripercorre anche una lunga serie di “episodi” che hanno interessato il locale nell’ultimo decennio.
Questi eventi, il primo dei quali risalente al 2004, seguiti da numerosi interventi e controlli di polizia, hanno infatti evidenziato come, nel corso degli anni, l’esercizio in questione sia stato scenario di reati di varia natura, abitualmente frequentato da pregiudicati o comunque persone già note alle forze dell’ordine, nonché da soggetti intenzionati a consumare stupefacenti.
Fondamentale circostanza alla base dell’atto firmato dal Questore Micillo è stato il ripetersi, ciclicamente, di numerose situazioni allarmanti per l’ordine e la sicurezza pubblica, nonostante cinque provvedimenti di sospensione dell’attività disposti dall’Autorità di Pubblica Sicurezza – dal febbraio 2008 al gennaio 2015 – due sequestri preventivi del locale operati dalla Divisone Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Firenze nel gennaio 2011 e nel novembre 2013 e tre revoche della licenza adottate dal Comune di Firenze, una nel 2008 e due nel 2015.
Nel provvedimento si evince infine che dalle verifiche effettuate nel corso degli anni l’esercizio, pur modificando più volte denominazione, è stato gestito, di fatto, sempre dalle stesse persone e con modalità non idonee ad evitare il verificarsi di situazioni di grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.