Questa vicenda dell’Inps, che in un gran bailamme è riuscita a togliere anche l’ultima speranza, quella delle pensioni, è davvero impressionabile. Gli italiani, persone dabbene e in genere, fin che ce lo hanno permesso, discreti lavoratori, sono stati beffati fino al limite massimo. Poi con l’invenzione della pensione a giorni alterni, o a pelle di leopardo si è superato anche quel limite. Oggi è pensione piena, il giorno dopo è solo di tre quarti del dovuto, e il giorno dopo ancora, si avvertono i giovani che la pensione non l’avranno mai. E lo si dice con un tono accusatorio, come se fosse colpa loro – dei giovani – se il Paese ha avuto dei dilettanti a governarlo che hanno assassinato l’economia in nome d’una Europa inaffidabile. Capace solo di dividere, spendere, e decretare la circonferenza degli zucchini. E che continua ad avere dei dilettanti al potere e all’opposizione. Bati pensare a quanto è risibile l’intreccio Renzi, Verdini, Berlusconi.
Io stimo molto il pensatore Tito Boeri, ma lo disistimo come presidente Inps, al quale, se ci fosse un governo di professionisti seri verrebbe proibito di dire ogni giorno la sua, tipo tortura cinese, minacciando tagli, revisioni, futuro da vacche magrissime.
Insomma, invece di fare in modo che gli investimenti da fare coi nostri soldi vengano fatti bene, in modo tale da far rendere almeno una piccola parte della valanga di miliardi che vengono trasferiti ogni mese dalla nostre tasche e da quelle degli imprenditori nella casse sempre a secco dell’Istituzione previdenziale, Boeri che pur essendo un pensatore non sembra pensare a cosa significhi previdenziale, lancia moniti da periodo del terrore. Ora vuol togliere i vitalizi, ora vuol impedirne la loro reversibilità in particolari situazioni, perché dice ci vorrebbero miliardi, ora pensa a pensionabilità sugli ottant’anni. In base a babelici calcoli senza concretezze.
Perché invece di dirlo a popolo che bisogna che soffra per salvare i sogni altrui non lo ha detto al Presidente del Consiglio, perché non ha spiegato ai parlamentari che vanno dove vuole il potere, di non votare leggi che lo Stato non può economicamente sopportare? Già, perché? Forse perché tanto Renzi, altro dilettante come i suoi ministri, tutti eletti da nessuno, ma solo da un colpo di testa del presidente della Repubblica emerito, fa come vuole.
Chi glielo spiega al Presidente che tutto questo avvilisce i meno abbienti, la povera gente che ormai soèpravvive alla peggio, e che le sue guasconate non nutrono? Chi? Nessuno, una volta nel nostro paese c’era la sinistra a prendere le difese della povera gente. E oggi?
Da Monti in poi, una categoria di non eletti raccattati qua e là governa il paese senza pensare al paese, ma pensando solo a se stessi. E se ci sono proteste dà la colpa a populismo. Che poi altro non è se non voce di popolo, pensiero semplice di persone che fanno i conti sapendo che due più due fra quattro, non otto come si sforza ogni giorno da far sapere il nostro governo di disadatti a governare.
Vi siete resi conto che gli unici presi mira sono i lavoratori e i pensionati? E’ vero, quel che dice Renzi: lui ha giurato sulla Costituzione non sul Vangelo. Ma perdinci, avrebbe dovuto leggerla, prima di giurare e cambiarla, come ha fatto, prodomo sua. Per prendere voti che non merita.