Gli sono bastati ventotto minuti di gioco per guadagnarsi gli applausi a scena aperta dei tifosi viola. Ventotto minuti fatti di discese ubriacanti, di numeri da funambolo e di un quasi gol che ha fatto sobbalzare i 24mila dell’Artemio Franchi. Mounir El Hamdaoui si è presentato così sabato scorso nel debutto in campionato con la Fiorentina, sfruttando il tempo concessogli da Montella per aiutare la squadra gigliata a scardinare la difesa dell’Udinese e per candidarsi al ruolo di autentica sorpresa della serie A. Così, se la Fiorentina sta cercando di portare a casa il bomber con la B maiuscola (non a caso i candidati cominciano con la lettera B: in pole Berbatov, seguito a ruota da Bendtner e Borriello) Montella sta invece pensando a una soluzione per rendere subito più efficace l’attacco viola, per adesso tutto sulle spalle di Jovetic. E proprio il marocchino potrebbe essere promosso fra i titolari per la pericolosissima gara di domenica sera a Napoli. Anche perché le sedute di allenamento ridotte, dovute alla sua fede Musulmana e all’osservanza del digiuno del Ramadam, sono finite e da questa settimana El Hamdaoui lavorerà a pieno ritmo per recuperare la migliore condizione atletica. Dunque, con il serbatoio pieno di energia, l’attaccante potrebbe essere una spalla ideale per Jovetic, visto che i due parlano lo stesso linguaggio calcistico.
La storia di El Hamdaoui con Firenze è cominciata con sei mesi di ritardo. Mounir, infatti, sarebbe dovuto arrivare a fine gennaio scorso, ma un malinteso con l’Ajax fece saltare l’affare. Proprio la società olandese ha costituito un grande ostacolo per la sua carriera: quasi un anno e mezzo di stop forzato per la guerra con il tecnico Frank De Boer che lo ha dirottato in tribuna dopo una serie di litigi. Anche il carattere fumino del ragazzo nato a Rotterdam 28 anni fa non lo ha certo aiutato. Però, mettendo da parte le ultime due stagioni, i numeri della sua carriera sono davvero notevoli: debutto nell’Excelsior dove ha segnato valanghe di gol tanto da meritare il soprannome di “mago di Kralingen” (dal piccolo sobborgo di Rotterdam dove è cresciuto). Poi l’infelice esperienza di Tottenham nel 2005 a cui è seguita la parentesi del Willem II e la chiamata da parte dell’Az Alkmaar che per lui ha rappresentato la svolta. Con gli olandesi nel 2008/2009 sono arrivati uno storico scudetto e il titolo di capocannoniere con 23 gol in 31 partite. Nel 2010 l’Ajax ha deciso di acquistarlo e El Hamdaoui ha continuato a segnare fino all’arrivo in panchina dell’inviso Frank De Boer.
Un incubo spezzato dal tanto agognato approdo in viola. Adesso il “mago di Kralingen” non vede l’ora di esultare e di mostrare ai tifosi la sua caratteristica esultanza con le mani in faccia, come ringraziamento a Dio. Magari già da Napoli.
MERCATO Oltre alla punta, la Fiorentina sta trattando anche un difensore: Willy Boly (nella foto) classe 1991 nazionale Under 20 francese e di proprietà dell’Auxerre. Probabile il suo arrivo in prestito con diritto di riscatto.