Un terzo delle recensioni on line sarebbero fasulle. E’ quanto sostiene Fipe Confcommercio che ha puntato il dito contro la concorrenza sleale e le frodi telematiche nel commercio. “Abbiamo lavorato anche durante le ferie per raccogliere le testimonianze dei ristoratori. E’ questa l’occasione di dire basta alle calunnie in rete del concorrente sleale; basta con le recensioni comprate in blocchi per risalire le classifiche di gradimento; basta all’uso delle agenzie di on line reputation e agli atteggiamenti ricattatori di alcuni fornitori senza scrupoli”. Aldo Cursano – convintissimo per altro delle grandi opportunità offerte da Internet alle piccole imprese e dalle critiche spontanee della clintela – parla di almeno un terzo di recensioni fasulle sul totale di quelle circolanti in rete.
Oltre a Cursano, che oltre a essere presidente regionale, è anche vicario nazionale Fipe, è intervenuto oggi a supporto della causa toscana contro le recensioni fasulle anche il direttore generale Fipe, l’Avv. Marcello Fiore: “L’assenza di una legislazione specifica sul WEB impone all’associazione di rappresentanza dei pubblici esercizi ed ai responsabili di questi portali di cercare autonomamente strumenti di garanzia a tutela della ristorazione italiana”. Umberto Rapetto, già colonnello del Nucleo Speciale Frodi Telematiche, docente di investigazioni digitali e sicurezza nelle telecomunicazioni, ha approfondito l’argomento dei doveri e degli obblighi dei siti web, ovvero alla viglilanza sui contenuti pubblicati, sulla loro attinenza, sulla loro liceità. “Il pretesto addotto dai responsabili di diversi portali dell’impossibilità di controllare ogni singolo contenuto è smentito dall’esistenza di software idonei”. Rapetto ritiene altresì importante “generare una nuova cultura d’impresa in tema di reputazione online e di promozione via web”.
E sulla consapevolezza rispetto alle grandi opportunità rappresentate dai social network nonché sui rischi di un loro snaturamento Alfredo Zini, presidente nazionale Ente bilaterale del Turismo, ha annunciato che l’Entesta mettendo a punto accordi con gli enti regionali e locali per azioni formative sui territori. “La nostra campagna del resto ha già avuto i suoi risultati – afferma Cursano – prima di tutto l’interessamento di una grandissima parte di operatori della ristorazione e di moltissimi utenti del web che hanno fatto proliferare le discussioni. Nello specifico Tripadvisor ha chiesto un incontro sul tema delle recensioni fasulle – mostrando implicitamente di riconoscere l’esistenza di un fenomeno organizzato – per cui auspichiamo a breve iniziative strutturali per un uso più trasparente di questo portale, che per altro ha delle potenzialità straordinarie proprio per i piccoli imprenditori.
“Le criticità ci sono, e così com’è l’attuale sistema delle piattaforme on line è inadeguato a rappresentare in modo veritiero e trasparente il panorama gastronomico del nostro paese. Fipe Toscana ha approntato un gruppo di lavoro per il monitoraggio delle recensioni relative ai ristoranti in Toscana sui vari portali per verificarne la plausibilità, allertare i proprietari se vengono riscontrati casi sospetti di recensioni non autentiche, segnalare ai responsabili del portale eventuali calunnie o giudizi infondati, e valutare la necessità di intraprendere azioni legali. Per Fipe è inaccettabile la mortificazione di troppi professionisti corretti e preparati, che scontano il rifiuto di meccanismi perversi che minano profondamente non solo la singola impresa ma l’intero sistema”.