Un marocchino e un rumeno sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale. La scorsa notte la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Firenze, intorno alle 4, ha ricevuto una chiamata da alcuni cittadini che fuori dalla Casa del Popolo di Casellina hanno assistito a una violenta lite tra due persone. Subito il capo turno della Centrale ha inviato una pattuglia del nucleo radiomobile della Compagnia di Scandicci che, non appena arrivata sul posto, ha visto al centro della via di Casellina un uomo, M.A. 28enne marocchino, pregiudicato, che dopo aver fermato la vettura di servizio e proferito alcune frasi sconnesse si è scagliato contro un altro soggetto, Z.I. 29enne rumeno, anche lui pregiudicato, iniziando così una furibonda scazzottata. Vista la scena, i militari hanno cercato di riportare la calma, chiedendo alla Centrale Operativa di inviare subito un’altra pattuglia di rinforzo.
Con difficoltà i Carabinieri hanno cercato di separare i due, che, non curanti della loro presenza, hanno continuato a offendersi e a cercare di picchiarsi, tanto da opporsi con estrema violenza all’azione dei militari. Alla base dei dissidi c’era un lite pregressa tra il marocchino e la sua compagna nei confronti di una 27enne italiana residente a Scandicci, di lì l’intervento del romeno e la rissa con il marocchino. Anche in caserma, durante le operazioni di rito il marocchino ha continuato a mantenere un comportamento violento e aggressivo, scagliandosi contro tutto e tutti nonché colpendo a calci tutto ciò che gli capitava a tiro. Lo stesso, visitato dai medici del 118, è stato ricoverato coattivamente all’Ospedale San Giovanni di Dio, dove gli è stata diagnosticata un’agitazione psicomotoria, dovuta ad una smodata ingestione di alcol e assunzione di cocaina. Sia il marocchino che il rumeno sono stati arrestati per la resistenza opposta ai Carabinieri intervenuti.
