La Polizia intensifica tutte le attività finalizzate a garantire la sicurezza nelle piazze della movida fiorentina e con essa i servizi “antidroga”: ieri sera in poche ore sono finiti in manette 5 persone con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione, pianificata dalla Questura raccogliendo e dando seguito alle recenti segnalazioni della cittadinanza, è cominciata intorno alle 19.00 al parco della Fortezza da Basso dove gli uomini delle volanti, insieme alle unità cinofile, hanno arrestato un cittadino marocchino di 26 anni.
Dopo aver avvicinato una ventenne il pusher si è messo ad armeggiare su un tombino sotto il quale gli agenti hanno scoperto una ventina di grammi di stupefacente tra hashish e marijuana.
Intorno alle 23.00 sono invece scattati i controlli in piazza Santo Spirito e Santa Crocedove i poliziotti hanno complessivamente sequestrato oltre mezzo etto di hashish pronto per essere spacciato.
Nella prima piazza gli agenti hanno sorpreso all’opera tre pusher: un cittadino brasiliano di 41 anni ed un fiorentino di 47 accusati di spaccio in concorso, oltre ad un 56enne marocchino trovato in possesso di hashish e una dose di eroina.
In Santa Croce è stata la volta di un cittadino tunisino di 37 anni arrestato dagli agenti – appostasti dietro le gradinate del calcio storico – mentre stava vendendo hashish che aveva nascosto dietro la ruota di un’autovettura in sosta.
Il Questore sospende per 7 giorni l’attività di un locale di via Palazzuolo
Nei giorni scorsi, sempre nell’ambito dell’attività di contrasto agli stupefacenti, la polizia aveva arrestato uno spacciatore albanese sorpreso all’interno di un Bar di via Palazzuolo con addosso 16 grammi e mezzo di cocaina.
Durante le verifiche gli agenti avevano inoltre riscontrato la presenza nel locale di alcuni soggetti già noti alle forze dell’ordine.
Il Questore di Firenze ha così sospeso per sette giorni l’attività del locale, che già lo scorso anno era stato scenario di un’aggressione ai danni del proprietario dell’esercizio rimasto ferito a seguito di una coltellata al braccio inflittagli da un cittadino magrebino ubriaco.
Alla base del provvedimento la ritenuta sussistenza di condizioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica.