Preoccupazione per tutti dalla nuova impostazione per la Tav a Firenze. La prima cosa che balza agli occhi dei sindaci dell’hinterland e dei cittadini di Firenze che speravano di “salvare” la città dal discusso sottoattraversamento del centro storico è quella di aver salvato il tunnel per motivi di “fare fatturato”. Viene alla mente quanto dichiarato recentemente dagli industriali fiorentini
Il sindaco di Sesto Lorenzo Falchi oltre ai problemi dei pendolari si chiede a cosa serva un tunnel che costa cifre stratosferiche senza una stazione dove far scendere i viaggiatori: “Un papocchio che non è utile a nessuno. Anzi rischia di fare uscire Firenze dalle grandi tratte dell’alta velocità perché, se perderanno tempo in stazioni complesse, preferiranno risparmiarlo via tunnel e non fermarsi più qui. Alla faccia di chi qui ha tanto sbandierato le infrastrutture, a cominciare dall’aeroporto, come motore di sviluppo”.
Il sindaco più interessato alla nuova versione è quello di Firenze Nardella che ha capito subito lo spirito e le voci che circolano in città dopo le notizie che sono arrivate da Roma: ” “Mi opporrò alle speculazioni in nome di servizi alla città, spazi verdi, luoghi di socializzazione e cultura, direzionale pubblico e privato.Qualsiasi soluzione in alternativa alla Foster deve favorire il trasporto regionale metropolitano e cittadino, lo scambio tra trasporto regionale, alta velocità e tramvia, usare i soldi che si dovessero risparmiare senza stazione Foster per riqualificare le stazioni metropolitane a partire da Rifredi e Campo di Marte”.
Dalla parte dei pendolari toscani sono i numeri: 70.000 discese e salite dai treni regionali in un giorno feriale a Santa Maria Novella. La maggior parte sono pendolari, il 35% dall’empolese Val d’Elsa, un altro 35% da Viareggio-Lucca-Pistoia-Prato, il 25% da Arezzo, il Valdarno, Pontassieve, il 5% dalla Faentina. La strana coppia stazione Foster no-tunnel lungo sì, proposta l’altro ieri dalla Ferrovie al governatore Rossi e al sindaco Nardella che si sono presi 30 giorni per valutare, allarma i sindaci.
Anche Andrea Biffoni, sindaco di Prato non può farlo star tranquillo l’eventualità di potenziare CampoMarte” Per i pratesi Campo di Marte serve solo se devono prendere una Freccia per Roma, se vanno al Nord fanno prima con il treno per Bologna. Non è un no per principio, ma noi dobbiamo approdare senza più ritardi a Santa Maria Novella perché il nostro baricentro è Novoli-Rifredi con l’università, il tribunale, gli uffici regionali, le aziende”.