Home FOCUS Ricoverato a Prato un giovane di 20 anni Migliorate le condizioni del...

Ricoverato a Prato un giovane di 20 anni Migliorate le condizioni del ragazzo

admin
401
0

Sono sensibilmente migliorate le condizioni cliniche del ragazzo di venti anni ricoverato da giovedì scorso nella terapia intensiva dell’ospedale pratese con diagnosi di meningococco di tipo C. La prognosi resta riservata – riferiscono i sanitari – ma il paziente risponde bene alle terapie ed auspichiamo che questo miglioramento sia l’inizio di una evoluzione positiva.
Viene dimessa oggi dal reparto di malattie infettive del Santo Stefano la madre del giovane. La donna era stata sottoposta ad accertamenti sanitari il giorno del ricovero del figlio a seguito di uno stato febbrile.

Sul versante dell’invito ad effettuare la profilassi rivolto a coloro che hanno avuto contatti stretti con il ragazzo, da ieri sono circa 250 le persone che si sono rivolte al servizio di Igiene Pubblica del Dipartimento della Prevenzione di via Lavarone a Prato. A questo numero devono aggiungersi i cittadini che si sono recati direttamente negli ambulatori dei medici di medicina generale, dei pediatri e della guardia medica. In questi giorni tutti questi servizi hanno collaborato e lavorato in stretta sinergia con l’ Azienda Sanitaria.

Per chi deve ancora effettuare la profilassi sono disponibili tutte le informazioni ed i contatti nella home page del sito web www.usl4.toscana.it

Il giovane era stato ‘ ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Santo Stefano di Prato, un paziente di 20 anni residente a Prato al quale è stata diagnosticata una infezione da meningococco C. Lo rende noto la Asl Toscana Centro. I sanitari hanno sottoposto immediatamente il paziente ad adeguata terapia e il servizio di igiene del dipartimento di prevenzione è attivato. E’ in corso l’ inchiesta epidemiologica per ricostruire i luoghi frequentati dal ragazzo, nel periodo di 10 giorni dall’esordio dei sintomi e iniziare le procedure di profilassi con antibiotico alle persone che hanno avuto contatti ravvicinati con il paziente.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui