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Il Mugello è rosso Ducati con Dovizioso

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Al Mugello Andrea Dovizioso porta sul gradino più alto del podio la DesmosediciGP e, dopo il secondo posto di Losail di inizio stagione, il portacolori del Ducati Team vince la sua prima gara del 2017. La moto italiana nel tracciato toscano ha mosso i primi passi in MotoGP™ e torna alla vittoria dal successo firmato da Casey Stoner nel 2009. Secondo Maverick Viñales (Movistar Yamana) che dopo quattro vittorie è in piazza d’onore e sempre più primo della categoria. La domenica della Casa di Borgo Panigale è carica di emozioni anche grazie al terzo posto di Danilo Petrucci, portacolori Octo Pramac Racing in sella alla quarta desmodromica. Valentino Rossi (Movistar Yamaha) chiude giù dal podio.

Il warm up è stato dominato dal neo pilota Yamaha che, ora, partirà dalla pole position. Al suo fianco Valentino e a braccare le due M1 Movistar in prima fila Dovizioso deciso a far bene dopo le ottime libere ma che nella mattina ha accusato dei problemi fisici. Dietro al forlivese le Honda ufficiali di Dani Pedrosa e Marc Marquez e, davanti alle moto dell’ala Michele Pirro, pilota-tester Ducati iscritto alla gara del Mugello come wild card.

Jorge Lorenzo e Petrucci, sulle altre due DesmosediciGP versione 2017 sono in terza fila ma il ternano ha pagato una penalizzazione dopo aver segnato il secondo miglior tempo delle qualifiche.

Condizioni della pista buone e una temperatura più bassa rispetto al gran caldo dei giorni scorsi con le gare delle due classi minori che sono state esaltanti e vinte da due piloti di casa. Il ricordo di Nicky Hayden, iridato MotoGP™ 2006 recentemente scomparso è vivo. Oltre all’omaggio che tutti hanno fatto al pilota americano portando sui caschi e sulle tute il suo numero il paddock lo ha ricordato con 69 minuti di silenzio a fine mattinata.

 
Prima delle gare al Mugello, piloti, scuderie e tifosi hanno rispettato 69 secondi di silenzio in ricordo del campione americano Nicky Hayden

Si spegne il semaforo e la sesta gara della stagione di preannuncia stupenda. Sarà così: le Yamaha contro le Ducati, Rossi contro Lorenzo e Viñales, Dovizioso in testa alla corsa, con le Honda subito dietro e Petrucci protagonista di una prestazione da incorniciare.

Viñales parte bene ed è dietro al Dottore. Tra i due ci saranno molti sorpassi con Lorenzo che all’occorrenza sfrutta il duello tra i due compagni di box. Al quinto giro è già davanti. Rossi domina nei primi passaggi lotta con Lorenzo e il compagno di box ma poi scivola al terzo posto per subire il ritorno delle moto italiane e finirà come quarto a 1,3s dal vincitore.

Andrea Dovizioso vuole essere tra i protagonisti e, dopo, la bagarre iniziale si da il cambio con il collega desmodromico all’inseguimento delle due Yamaha. Ha la meglio su quella numero 46 e quando mancano 15 giri alla fine è sotto agli scarichi del prototipo di Viñales. Il Duello tra i due si accende al tredicesimo giro quando il forlivese, in rettilineo, mette la sua Ducati davanti alla M1 numero 25 e prova a fare il vuoto. Ci riuscirà con un passo elevato e costante infliggendo 1,281s a Viñales sotto la bandiera a scacchi. È la terza vittoria di ‘Desmo Dovi’ in MotoGP™ ora uomo di punta del Team; un risultato che gli consente di raggiungere il secondo posto iridato ai danni di Rossi.

Michele Pirro invece già dall’avvio si stacca dalla vetta e chiude come nono dietro a Lorenzo che, dopo aver emozionato la tribuna Correntaio con la leadership della corsa nei primi giri perde contatto con i migliori e taglierà il traguardo come ottavo alle spalle di Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3).

È il GP di Petrucci che a meno 14 giri dalla fine segna il confine tra i primi quattro e il resto della corsa. La emozionate gara del pilota dei Terni inizia adesso e, dopo aver raggiunto la scia di Rossi, ha la meglio sul Dottore in rettilineo mettendo nel mirino la Yamaha di Viñales. Il catalano sbaglia, lascia aperta una piccola breccia e viene infilato dal corridore Fiamme Oro. Il leader della classe risponde e fino alla fine riesce a tenere dietro la Ducati numero 9. Per Petrucci sarà comunque una gioia con la conferma delle sue grandi doti. Per lui il secondo podio in MotoGP™ dopo Silverstone 2015.

Alvaro Bautista (Pull&Bear Aspar) sale fino alla quinta posizione forte del gran ritmo che ha la sua DesmosediciGP sta tenendo sulla pista di casa. Supera Marquez ma resta ad oltre 3 secondi dai primi ma davanti al campione del mondo.

Proprio il talento di Cervera e il compagno di box Repsol Honda, Dani Pedrosa iniziano la gara vicini. Marquez si mette nella scia delle Ducati e della Yamaha con Pedrosa che perde subito posizioni. Ma le moto dell’ala faticheranno a tenere il ritmo imposto dalla Ducati e il neo pentacampione chiuderà come sesto. Delusione per Pedrosa che, nel corso dell’ultimo giro, perde l’anteriore e carambola addosso all’incolpevole Cal Crutchlow (LCR Honda).

Andrea Iannone conclude la gara italiana nella top ten al decimo posto dopo una corsa costante nella quale era arrivato anche alle soglie delle prime cinque posizioni. Nonostante il buon warm up, per il portacolori Suzuki Ecstar una gara difficile.

Mugello amaro per l’Aprilia con Aleix Espargaro costretto al passaggio nella corsia dei box per partenza anticipata e che chiuderà in ritardo di un giro dietro al compagno di box Sam Lowes.

Ritiro anche per Pol Espargaro (Red Bull KTM Ajo).

L’ordine di arrivo e la classifica iridata sono consultabili qui.

Con la vittoria di oggi ‘Desmo Dovi’ è secondo in campionato alle spalle di Viñales e davanti a Rossi. I due piloto Honda ufficiali sono quarto e quinto a 68 punti.

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